Con il termine Ofuro si identifica l’antico rituale del bagno giapponese, che originariamente si svolgeva in vasche di legno hinoki (cipresso giapponese). L’Ofuro viene praticato ancora oggi, sia nei bagni delle case private sia nei bagni pubblici (di locali o stabilimenti termali) sia nei bagni dei ryokan, ossia i tipici hotel giapponesi.
Il rituale va al di là del semplice bagno, così come lo intendiamo noi occidentali, ed è strettamente legato alla cultura giapponese. Lo scopo dell’Ofuro è infatti quello di purificarsi e rilassarsi, liberandosi dello stress quotidiano.
Viene eseguito per questo motivo di sera, al termine della giornata. La tinozza, secondo tradizione, viene preparata nelle case private nel tardo pomeriggio.
Ofuro: antico rituale di purificazione
Si procede prima al lavaggio vero e proprio di corpo e capelli, utilizzando uno sgabellino ed un catino con acqua calda. E’ qui che ci si insapona e ci si risciacqua prima di accedere alla vasca, in cui bisogna entrare completamente puliti. L’immersione successiva nell’acqua calda di questo catino (più profondo di una vasca da bagno normale) distende e riscalda, anche perché la temperatura è molto alta, solitamente 38-42°. (Foto – machwerx.com)
La tradizione vuole che ogni membro della famiglia utilizzi poi la stessa acqua (ecco perché deve essere pulitissima), in un preciso ordine gerarchico, per questo la vasca non viene mai svuotata. Se sono presenti degli ospiti, questi vi accedono per primi, in onore all’importanza loro attribuita secondo la cultura giapponese.
L’Ofuro ieri e oggi
La tinozza originariamente utilizzata era, come già detto, in legno di cipresso giapponese (hinoki), molto profonda e in forma squadrata. Oggi è ormai abitudine sostituire queste vasche con quelle in acrilico (foto) o acciaio, anche se alcuni modelli di gamma alta sono ancora realizzati in legno pregiato di hinoki. La differenza rispetto ad una vasca convenzionale sta nell’altezza e nel fatto che quelle utilizzate per l’Ofuru non hanno (nella versione originale) sistema di scarico.
I bagni giapponesi sono tendenzialmente più piccoli di quelli occidentali, e comprendono lo spazio per l’Ofuro e una doccia a pavimento. I sanitari vengono invece posizionati in un’altra area dell’abitazione. Essendo una zona molto umida (possiamo immaginarla come una grande doccia walk-in con vasca integrata), nelle costruzioni più recenti è stato aggiunto un sistema di aspirazione e ventilazione.
L’Ofuro è dunque un rituale svolto per purificare prima il corpo (grazie alla doccia iniziale) e poi lo spirito (grazie al rilassamento ottenuto immergendosi in acqua bollente).
Pare che l’abitudine di immergersi in acqua sia stata comunque importata dalla Cina, mentre i giapponesi usavano originariamente lavarsi solo versandosi addosso l’acqua da un catino.
Fonte: Wikipedia (wikipedia.org)
Questa immagine stupenda rappresenta il rito dell’Ofuro nei primi del ‘900. Non è bellissima?
Fonte : mmhome.forumcommunity.net
14 risposte
Inquietante il particolare sulla stessa acqua….
Ho pensato la stessa cosa. Giuro!
Ma quanto è davvero diffuso oggi? E anche oggi vale quella cosa dell’acqua? Ma soprattutto, chi **** è quello che mi esce nell’avatar??? 😀
Ma perché, non sei tu nell’immagine?! Guarda, pensavo non moltissimo ma fatalità qualche sera fa ho visto una puntata de “Il testimone” (Pif) e una ragazza giapponese mostrava la sua casa spiegando proprio che si lavano in questo modo. Fanno la doccia e poi si immergono nell’acqua calda per rilassarsi….e poi, si, l’acqua viene riutilizzata. Sarebbe interessante sapere se qualcun’altro conferma questa cosa 🙂
Alessandro ha ragione, sembra molto lontano dalla nostra cultura, peró in fondo è come avere una spa in casa (più o meno). Giusto?
L’idea di rilassarmi con un bagno caldo è invitante. Un po’ meno l’idea di condividere l’acqua con qualcuno…ma se si entra nella cultura giapponese è affascinante. Mi ha colpito il fatto di lasciare l’acqua più pulita e più calda all’eventuale ospite. E’ un gesto molto elegante.
In questo caso una spa dagli aromi e dal calore davvero naturali….
qualcuno mi sa dire che marca venduta in itali a realizza vasche così profonde?
sono stata in giappone ospite di una famiglia, l’ho provato e sono 10 anni che voglio farmi il bagno giapponese ma sto diventando matta a trovare una vasca adatta!
grazie a chiunque vorrà aiutarmi 🙂
Ciao Anna, scusa il ritardo!
Prova a guardare il modello Ofurò della Rapsel 😉
Buon giorno,
dopo 3 dal vostro post posso confermare; sì, l’usanza che è ancora in uso e sì, anche io ho fatto il bagno in un Ofuro in acqua che era stata usata prima di me, ed è stata usata dopo di me. Eravamo in un Riokan a Kioto e io, amante dei lunghi bagni in acqua bollente, non ho trovato niente di strano a farlo. Esperianza da fare!
Ciao.
Per informazioni sulle vasche di hinoki giapponesi e per chi desidera fare l esperienza autentica come in giappone ci si puó rivolgere al centro di cultura giapponese wabisabiculture a San Ginesio nelle Marche.,
Saremo lieti di fornire consigli utili e storia del bagno giapponese. Auguri per le festività Ricky, wabisabiculture
Ma davvero?? Oddio voglio venire a vedere!
Simona, come posso contattarti?
vorrei un coisiglio su come fare un bagno stile giapponese, e si nella vasca c e la stessa acqua per tutta la famiglia perche si entra subito dopo essersi LAVATI
Ciao Sergio, nella pagina contatti trovi l’e-mail 🙂