Della storia del bagno mi piace approfondire gli aspetti più curiosi e insoliti. È diventata una ricerca di aneddoti sconosciuti sulla storia del costume e dei prodotti per l’igiene personale. Dopo la storia del sapone e la storia del bidet, oggi vi racconto qualche curiosità sulla storia del dentifricio. L’idea mi è venuta per caso leggendo “Civiltà in bagno”, quando mi sono imbattuta in questa inserzione pubblicitaria del 1660. L’ho ricopiata identica rispettando virgole e maiuscole.
 
Storia del dentifricio

 

 

Ma vi rendete conto di quanto è bella? Siamo nel 1660! L’eleganza, l’accuratezza della descrizione… ci sono tutte le informazioni: la descrizione del prodotto, i vantaggi procurati, le informazioni sul punto vendita e il prezzo al pubblico. Perfino il suggerimento a diffidare dalle imitazioni.

Troppo avanti!

 

Ma quando è comparso il primo dentifricio?

E come si lavavano i denti prima?

 

Non sono riuscita a trovare informazioni certe sui primissimi antenati del dentifricio. Pare che già gli antichi Egizi nel 5000 a.C. avessero l’abitudine di pulire i loro denti (secondo i ritrovamenti di alcuni manoscritti).

Con certezza si può affermare però che Greci e Romani provvedessero in qualche  modo alla loro igiene orale. Le donne romane si dice masticassero una resina aromatica per profumare la bocca. Sicuramente venivano usati miscugli di ingredienti per creare dentifrici molto abrasivi: ossa tritate e conchiglie d’ostrica erano gli ingredienti principali, probabilmente utilizzati con l’ausilio di stracci  di cotone o lino. L’aggiunta delle spezie o di carbone era utile invece per migliorare l’alito.

Polveri di vario tipo comunque sono state usate per l’igiene dentale sino al XIX secolo!

Alla fine del Cinquecento si parlava di “bianco dentario” e di “sapone per i denti”, il che fa presupporre l’utilizzo di prodotti per la pulizia dei denti. Nel 1602 ad esempio è stata ritrovata la descrizione dell’Acqua di Vaughan, descritta così dal suo produttore:

reca molto vantaggio alla testa e profuma l’alito, ed è assai più gagliarda di migliaia di dentifrici”.

(gagliarda, capito?? 1602!)

In Inghilterra lo spazzolino viene nominato la prima volta nel 1651 (sempre secondo Wright): prima di allora si consigliava di strofinare i denti con un panno di lino o una radice di malva per togliere “la fumosità della carne e il giallore”.

Più tardi, nel 1754, si consigliava di lavare i denti ogni mattina con una spugna e acqua tiepida, aggiungendo qualche goccia di acqua archibugiata (acqua distillata al rosmarino). Veniva utilizzata spesso anche la fuliggine, o in alternativa la cenere (di ortiche o di tabacco) mescolata con miele, carbone, noci di betel e ossi di seppia.

Alla fine del 1700 l’inventore dell’Olio di Macassar lanciava il dentifricio “Odonto”, “preparato unicamente con erbe orientali di inestimabile valore”.

Colgate e la produzione industriale di dentifricio in pasta

 
storia del dentifricio

Dunque sino al XIX secolo il dentifricio era una polvere abrasiva utilizzata per togliere i residui di cibo dai denti, e spesso non aveva un buon sapore. Grazie all’aggiunta di glicerina e di altri ingredienti invece, verso la fine del 1800 divenne molto più simile a ciò che utilizziamo oggi, ossia una pasta con una consistenza e un sapore gradevole.

Dovremo però attendere il 1873 per la produzione industriale e la diffusione di massa.

Circa 20 anni più tardi infatti nacque la Dr Sheffield’s Creme Dentifrice, la crema dentifricia proposta finalmente nel tubetto morbido spremibile (sino a quel momento il dentifricio era venduto in tubetti di vetro).

Fu la Colgate nel 1896 a dare il via alla commercializzazione su vasta scala del dentifricio nel tubetto spremibile inventato da Sheffield.

Nel XX secolo poi ci sono state alcune sostanziali modifiche alla composizione della pasta dentifricia, ma Colgate ha aperto la strada al dentifricio così come lo conosciamo oggi.

Storia del dentifricio

In questa gallery ho raccolto alcune delle pubblicità più affascinanti del passato.

La chicca: Nonostante gli americani abbiano in effetti inventato il dentifricio, si narra che non ne siano stati grandi utilizzatori sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando “importarono” questa buona abitudine dall’Europa.
Considerando che dall’Europa impararono anche cosa fosse un bidet… mi chiedo fino alla Seconda Guerra Mondiale come si lavassero gli americani. Ma soprattutto SE.

Fonti: Storia del dentifricio | Wikipedia | Civiltà in Bagno – Lawrence Wright 1960

Immagini: tinglefactor.typepad.com | dentaldynamicsonline.com | lakeforestdentalarts.co | news.bbc.co.uk | artskooldamage.blogspot.com |
kaufmann-mercantile.com

7 risposte

  1. Per me è stupenda! Ho preferito rispettare ogni maiuscola, ogni virgola, per far capire la grandezza di questo annuncio pubblicitario. E il produttore “Gentiluomo?” E l’invito a diffidare delle imitazioni?? Ogni volta che lo leggo resto a bocca aperta!
    Ps. Ciao Ale, era da parecchio che non passavi a trovarmi 😉 Grazie!

  2. Buongiorno Simona, sai niente di dentifrici in polvere formulati (grossomodo) con componenti moderni? Trovandomi in Russia da qualche mese ho potuto notare che, alternativamente ai tubetti di pasta, si trova anche il dentifircio in polvere, con vari gusti (limone, menta ,ecc.); ho subito pensato fosse un sistema precedente l’uso della pasta, probabilmente in uso anche da noi in Italia.
    La cosa mi ha incuriosito e ho fatto una ricerca su internet, fra cui il tuo sito, ma non ho trovato notizie in merito se non l’uso di polveri varie fino al XIX secolo che pero’ non sono considerabili come formulazioni moderne. Pensavo di potere trovare qualche informazione su polvere dentifricia, prodotta industrialmente, a partire dal dopoguerra ma probabilmente e’ solo una mia idea. Tu hai qualche notizia in merito?
    Ti ringrazio in ogni caso per l’interessante lettura del tuo articolo.

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