Un guest post del “lettore anonimo“
Le frontiere del marketing a volte sembrano proprio infinite, ancorché bizzarre, e premiano l’inventiva degli operatori del settore.
La nostra intimità nel bagno, anche se pubblico, viene ora violata con la cosiddetta Toilet Advertising, chiamata anche Bathroom Advertising o Restroom Advertising o semplicemente Pubblicità nei servizi igienici, un format complementare al tradizionale modo di proporre il messaggio pubblicitario.
Sto parlando della pubblicità all’interno dei servizi igienici: una forma di advertising relativamente nuova, almeno per il nostro Paese, nata negli anni ‘90 negli Stati Uniti, diffusasi poi nel Vecchio Continente all’inizio del nuovo millennio specialmente in Gran Bretagna e nel Nord Europa.
La profilazione dell’utente
Il fatto di essere posizionati in questi posti chiave permette la corretta profilazione dell’utente in base al sesso: messaggi pubblicitari maschili nei bagni degli uomini e messaggi pubblicitari femminili nei servizi igienici delle donne; anche i fasciatoi dei centri commerciali identificano nelle neo-mamme il target verso cui orientare il messaggio pubblicitario. Gli spogliatoi dei centri sportivi aiutano ad identificare nel chi fa attività fisica il profilo di utenti da colpire nella campagna di marketing.
Il luogo e la posizione della locandina rendono impossibile ignorare o non leggere il messaggio: quanti di noi non abbiamo letto i messaggini che vengono scritti con il pennarello sui servizi degli autogrill? Seppure ai più non interessano (dato il genere trattato) non possiamo fare altro che leggerli visto che abbiamo… tempo.
L’assenza di distrazioni esterne, in quanto i servizi sono dei necessari luoghi di frequentazione, rende ancora più permeante il messaggio.
Infine come altro punto di forza vi è il basso costo dell’operazione pubblicitaria paragonato al rendimento della campagna.
Bulsara Advertising
In Italia vi è una startup, la Bulsara Advertising, interamente formata da giovanissimi, che promette di veicolare la pubblicità in luoghi non convenzionali.
A capo del progetto vi è Roesler Franz che a precisa domanda sul perché di questa forma pubblicitaria risponde:
“Perché il settore è in crisi, le aziende hanno pochi soldi ed è necessario ottimizzare gli investimenti. Le aziende che hanno utilizzato il nostro servizio hanno potuto verificare che nel 78,5% dei casi le persone esposte al messaggio si ricordavano che cosa avevano visto, quando tramite la normale pubblicità questa percentuale scende al 15%”.
Alla domanda di quanto vale questo mercato pubblicitario Roesler racconta che: “Il mercato del toilet advertising è difficilmente quantificabile, perché è tutto un potenziale. Paragonando il nostro servizio ad altri con copertura nazionale possiamo stimare un valore nei prossimi anni di oltre quattro milioni di euro solo in Italia, quanto a fatturato. Una cifra che sale fino ai 15 milioni di euro in termini di corrispettivo di valore, cioè il potenziale del mercato che blocchiamo con accordi di esclusiva. Il nostro obiettivo è conquistare la maggior parte di questo mercato”.
Foto source: Bulsara.it
8 risposte
Adoro il marketing e trovo geniali questi metodi di advertising!!! bellissimo anche il sito di Bulsara! bella scoperta Simona!
Cara Ciz, devi fare i complimenti al lettore Anonimo, il post è suo come vedi 🙂 Mitico, no??
Grazie Cinzia per i complimenti.
Era da un pochino che non mi facevo sentire e ho pensato ad un argomento diverso per farmi vivo tra di voi.
Grazie anche a Simona per ospitarmi sempre gentilmente.
Alla prossima.
…scusa Lettore Anonimo, mi ero persa tra le immagini (io adoro le belle immagini) e non ho letto l’intestazione… complimenti!!!
se vi piace questo posto allora vi piacerà anche la loro pagina
https://www.facebook.com/BulsaraAdvertising?ref=hl
Grazie Enrica!
Buona sera,
complimenti, davvero una bella idea, sto facendo un progetto per l’università, abbiamo pensato ad una cosa simile nei bagni pubblici, quanto verrebbe a costare secondo voi rispetto ai permessi del comune?
Grazie.
Non saprei Alessia, suppongo si debba verificare comune per comune 🙂