Questa è una bella storia. Che non ha esattamente un lieto fine, ma ve la racconto lo stesso.
La scorsa estate ho ricevuto un’email in cui un gentilissimo signore mi mandava delle foto di un’antica latrina a torba. Facendo ricerche online aveva trovato il mio blog e aveva deciso di condividere con me la sua scoperta.
Nella cantina di una vecchia abitazione di famiglia, il cognato aveva infatti rinvenuto questo esemplare storico di wc che hanno deciso di non buttare via e di ristrutturare.
La cosa bellissima è che aveva mandato a me le foto, per farmele vedere. Ero così contenta e orgogliosa che avesse scelto Bagnidalmondo che ci siamo accordati per una telefonata con suo cognato; gli avrei chiesto tutti i dettagli. Come era stata ristrutturata, a chi poteva appartenere… Era in soffitta di una nonna, dunque secondo loro aveva un centinaio di anni. Come e perché fosse in quella soffitta non se lo spiegavano.
Latrina a torba: prima e dopo il restauro
Avendo in calendario già diversi post in lista ho aspettato un po’ a ricontattarli – mannaggiammé. Aspetta, aspetta, aspetta… finisce che passa l’estate e ancora dobbiamo sentirci, e io ancora non ho pronto il materiale per il post.
Poi… un bel giorno… puff.
Salta il mio pc. Muore all’improvviso.
Mi lascia senza preavviso (leggi: manco uno straccio di backup).
Al momento non mi rendo conto dell’effettivo danno, anzi. Passano i mesi… un bel giorno decido che è ora di chiamare quel signore gentilissimo e mi metto a cercare l’e-mail con tutti i recapiti.
Nulla.
Cerco ovunque… ma che cavolo, tra tablet, pc e telefono vuoi che non ci sia una copia della mail?? Vuoi.
La fine della storia l’avete intuita? Niente mail = niente recapiti = niente telefonata/intervista = post a metà.
Mi restano solo le foto, che vi sto svelando. Nella speranza che magari un giorno quel signore ripassi di qui e riveda le sue foto, e magari mi ricontatti.
Dalle targhette lasciate intatte dal tempo non sono riuscita a trovare alcuna informazione, almeno online. La più interessante riporta la dicitura “latrina a torba” e quello che pare evidentemente il marchio del brevetto di una fabbrica di Ferrara.
In fianco, il marchio invece di una fabbrica di casse da imballaggio (Rossi & Bernardinelli – Casalpusterlengo), di cui oggi non trovo informazioni. Ho solo rintracciato su un volantino del Comune di Pusterlengo (altro che la Sherlock Holmes!!) alcune note storiche, in cui viene nominata questa fabbrica, descrivendo la sua trasformazione da cesteria ad industria di casse da imballaggio a cavallo tra ‘800 e ‘900.
Dunque pare plausibile che la latrina risalga a più di cento anni fa.
Ma se il mio pc fosse ancora tra noi, io ora saprei anche la fine della storia. L’unico dettaglio che mi rimane è una didascalia che mi dice che le foto sono state scattate a Peveragno, un paese in provincia di Cuneo.
Riuscirò a ritrovarli?
Un grazie di cuore a questi due simpatici signori che hanno dedicato il loro restauro a Bagnidalmondo. Come vedete, la storia del bagno è ovunque. Salta fuori pure dalle soffitte di famiglia.
Una risposta
Anche nella mia famiglia possediamo un mobile antico simile…da fuori chiuso sembra una cassettiera aprendolo in realta’ e’ un vc da camera da letto…anch’io faccio fatica a ritrovare la sua storia e soprattutto se ne esistono altri.distiti saluti