Mercoledì mattina un’amica mi ha avvisata che su Radio Deejay avevano appena dato questa notizia: “oggi, 19 novembre, è la giornata mondiale del gabinetto.” Senza spiegare niente.
Oh che cosa divertente vero?
Mentre qui ridiamo però, nel mondo continuano a morire migliaia di persone. ll World Toilet Day non è una ricorrenza goliardica, né una cosa su cui fare battute. E lo dimostrano le decine di iniziative che sono state organizzate in tutto il mondo. Tutto il mondo tranne l’Italia, a quanto pare.
Water.org e lo sciopero di Matt Damon
Perfino le star si sono messe in gioco. Matt Damon è il co-fondatore di Water.org ad esempio. Decine di video su Youtube coinvolgono lui ed altri vip (basta guardare il video qui in alto – sotto il titolo del post – con Bono e gli altri vip) a sostegno della giornata mondiale della toilette. Questo invece è il video iniziale in cui l’attore presenta il progetto in una “finta” conferenza stampa. Sono solo 3 minuti, dateci un occhio.
Per favore.
La popolazione mondiale nel 2014 ha più cellulari che gabinetti
Purtroppo è così.
Abbiamo più cellulari pro-capite che wc. E questo la dice lunga sull’entita del problema.
250 milioni di persone non hanno accesso ad una stanza da bagno privata e pulita.
150 milioni di persone sono costrette a defecare all’aperto.
Ogni 15 secondi un bambino muore a causa di malattie contratte stando a contatto con acqua contaminata.
15 secondi.
Le bambine rischiano lo stupro ogni volta che tentano di raggiungere una latrina.
In tutto il mondo ogni anno si tengono conferenze ed eventi per portare la questione a conoscenza di tutti, ma è ancora troppo poco ciò che si fa. Non è ancora sufficiente a salvare vite umane. In India quest’anno hanno organizzato un festival per promuovere il World Toilet Day, in questo paese è una vera e propria emergenza sociale.
A Parigi, nella piazza del Centre Pompidou un’installazione promuove l’iniziativa Parlons Toilette, la campagna francese attiva anche sui social con l’hashtag #parlonstoilette.
UNwater.org: l’impegno delle Nazioni Unite
UNwater.org è la campagna delle Nazioni Unite che invece ha lanciato un allarme su tutti i fronti, usando YouTube, i social e il sito internet creato per sostenerla: #wecantwait.
Cosa possiamo fare?
Magari informarci.
Non far finta di niente.
Cliccare su almeno uno dei tanti link che vi ho messo in questo post per saperne di più.
Condividere.
E poi, se abbiamo sul serio capito cosa significa, perfino donare un contributo.
Ve lo lascio dire da Mr. Toilet, un piccolo grande uomo di cui vi avevo già parlato.