Un guest post di Camilla Formisano, aka @drinkpop
Oggi me ne sto zitta zitta e lascio la parola a Camilla, che ci racconta quanto costa rifare un bagno (davvero), o almeno quanto è costato a lei! Le note in verdino sono mie, ovviamente 😉 E se avete voglia di farvi due risate leggetevi anche il suo racconto “Ristrutturo e ci guadagno” (ossia: la differenza tra come uno si immagina di ristrutturare casa e cosa succede in realtà!)
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Poco meno di un anno fa ho ristrutturato casa. Quando mi sono avviata in questa ardimentosa impresa, come tutte ho fatto delle previsioni eccessivamente ottimistiche rispetto ai costi reali che ho poi affrontato (e che affronterò, ahimè, da qua a millemila rate future!). Una bella percentuale della spesa in più se l’è presa proprio il bagno…
All’inizio ero partita da non volerlo rifare, ma si sa…. la fame vien mangiando e lavori facendo ho pensato che non avrei potuto reggere a lungo la convivenza con un bagno con piastrelle bianche e celestine da ospedale. Soprattutto visto che stiamo parlando di un bagno di 3 metri x 1. E se non lo rifaccio ora non lo rifaccio più. Tanto comunque devo cambiare i sanitari. Tanto ora stiamo rompendo tutto e i costi si ammortizzano: l’impresa edile già sta qua!
E va beh, rifacciamo questo bagno.
E qui vi racconto come una ragazza senza alcuna esperienza come me si è lanciata nella ristrutturazione di un bagno (e di un intero mini- appartamento, se per questo).
Progettazione
Il bagno come vi dicevo è lungo 3 metri e largo 1. Praticamente al limite dell’agibilità. Con queste dimensioni non c’è tanto da ragionare sulla disposizione dei sanitari. Ho lasciato come era prima, una fila con lavello, bidet, wc e doccia sulla parete di fondo (con finestra nel box doccia). Il classico modello casa popolare. Ho però previsto una porta che si apre verso l’esterno in modo da recuperare qualche centimetro e consentirmi l’ingresso in bagno se devo entrare mentre mio marito si lava i denti.
Per via delle dimensioni ridotte in larghezza ho disegnato il mobile del lavabo d’appoggio da far fare su misura in modo da poter sfruttare tutto lo spazio disponibile. Mi sarebbe piaciuto solo un top di legno con sopra un vaso con un fiore bianco. Ma da qualche parte devo pur mettere la carta igienica. E il phon. E i fazzoletti. Le medicine. La schiuma per i capelli. L’olio per il corpo. Eccetera.
Scelta del rivestimento
Per colpa di Miss B (mi dichiaro non colpevole! N.d.R.) da tempo ero in fissa con gli azujelos e nel contempo volevo anche tenermi su un colore non troppo chiaro che fosse facile da pulire e nascondesse capelli e schifezze varie. (ok, sì, un pavimento che non sembri sporco anche se è sporco).
Dopo un sondaggio sulla pagina FB (che ha ricevuto un sacco di commenti > questo) della tenutaria di questo blog ho scelto la linea Memories della Sant’Agostino grigio perla. Tinta unita e un tappeto con fantasia tipo azulejos che parte dal pavimento e si alza nella cabina doccia.
Mi sarebbe piaciuto aggiungere una greca nella parte alta del rivestimento a muro, ma le piastrelline abbinate costavano tipo 60 euro a pezzo e allora mi sono fatta passare la fantasia (ecco qui cosa succedeva “durante”…).
Spesa totale piastrelle: 700 euro
Sanitari e arredi
Il gabinetto è una di quelle cose che non pensi mai di doverti trovare a scegliere nella vita. Pensi che sia una cosa di default che trovi in tutte le case. E invece lo devi scegliere. Accoppiato al bidet. Al negozio di gabinetti ti fanno vedere un catalogo con 500 modelli. Ne scelgo uno “normale”, non troppo grande, non troppo di design, non troppo casa della nonna. Sospeso così ci posso passare il mocio sotto.
>> Flashback! Scegliere i sanitari
Poi si è aperto il capitolo lavandino. Come tutte le ragazze moderne amanti del design, volevo un lavello da appoggio, anche perché un lavello incassato prevede un mobile attorno che comunque si sarebbe dovuto realizzare su misura, non volendosi arrendere al classico lavandino con colonna sotto (e dopo dove le appoggi le millemila cose di cui ho bisogno sulla mensola del bagno?)
>> Flashback! Scegliere il lavabo
Ma solo il top non mi bastava. In una casa di 55 metri quadri non mi potevo permettere di non sfruttare lo spazio sotto il lavello. Quindi alla fine ho commissionato al falegname il mobile di cui vi dicevo: top in legno rustico sagomato su misura dello (stretto) spazio con mobile da solo. E specchio con cornice in legno abbinata da sopra. Stare dietro al falegname è stata la parte più faticosa di tutta la ristrutturazione, 5 mesi per la consegna, ma il risultato finale è stato sicuramente ottimo e onestamente non credo che avrei potuto fare una scelta migliore.
Per i miscelatori ho scelto il modello a parete, che era quello mi sembrava ottimizzasse meglio lo spazio. E poi col lavello d’appoggio secondo me ci vanno i rubinetti a parete. Convinzioni mie. (Io concordo! NdR)
Spesa sanitari:
Lavabo: 180 euro
WC: 170 euro
Bidet: 110 euro
Miscelatore lavabo: 200 euro
Miscelatore bidet: 100 euro
Mobile bagno su misura con specchio: 800 euro
Più un altro paio di centinaia di euro per pezzi tipo sifone, tappi, pilette, sciacquoni, placchette ecc….
Il Box Doccia
La mia esigenza era semplice e chiara: la cosa che si sporca di meno, senza binari accumula-schifezze e con un bel soffione generoso. Anche qui scelta limitata, doccia posizionata in fondo al bagno, quindi porta davanti in cristallo con apertura a battente che tozza un po’ contro il WC (voce del verbo tozzare, dal napoletano 😀 N.d.R.), ma pur di non pulire i binari preferisco correre il rischio. Ho preferito la colonna doccia anziché il soffione fissato al soffitto per questioni di comodità nella pulizia. Una spesa che non rifarei è il doccino a “telefono” (quello che servirebbe a darsi solo una sciacquata senza bagnarsi tutto o a farsi il bidet). Alla fine non l’ho mai usato. La porta in cristallo, non so, è vero che la devi asciugare dopo ogni doccia, ma esteticamente non trovo soluzioni migliori.
>> Flashback! Scegliere la porta doccia
Spesa box doccia:
Piatto doccia: 300 euro
Colonna doccia: 400
Porta in cristallo: 500
Manodopera per rifare un bagno
Tra muratori e idraulico ho speso intorno ai 3000 euro (considerando che la spesa è stata ammortizzata nell’ambito dei lavori dell’intero appartamento).
In totale quindi, ridendo e scherzando, per rifare un bagno siamo arrivati a 6000 euro circa. Tanto? Poco? Ditemi voi…. Io intanto continuo a pagare le rate con Findomestic…
[NdR] Che ne dite? La cifra che ha speso Camilla per rifare un bagno vi sembra alta? Bassa? Secondo me guardando il risultato ottenuto (e conoscendo la situazione precedente – che ho pubblicato oggi su facebook) non ha poi speso molto, considerando anche le dimensioni difficili e le lavorazioni su misura. Io le faccio i complimenti 😉
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Camilla Formisano “è una che scrive”. Si definisce così nella bio del suo blog Drinkpop… Vive e lavora a Capri, è copywriter, blogger e Digital Content Strategist.
Nel suo blog è passata un po’ tutta la sua vita degli ultimi anni (è online dal 2004) e oggi ospita pensieri e riflessioni di diverso genere.