Chi arreda interni lo sa, ogni casa racconta una storia. E noi stiamo cercando quella che racconterà la nostra. Una casa che accoglierà la nostra nuova piccola famiglia e che vedrà crescere ancora un po’ la piccola Miss B, che ospiterà amici e parenti e che sarà il rifugio di quando non abbiamo voglia di uscire. Le ispirazioni e le idee non mi mancano di certo, e oggi voglio aprirvi una delle mie bacheche Pinterest più private (e simbolicamente anche la porta di casa, quella dei sogni), e mostrarvi come la immagino quando chiudo gli occhi. La distanza tra ciò che sogniamo e ciò che troveremo non è ancora chiara… ma nel frattempo sognare non costa nulla.
In realtà questi collage di foto sono personali, ho collezionato le immagini nel tempo e ora mi servono per spiegare a lui cosa ho in mente, non pensavo di condividerle. Ecco spiegato perché non troverete le fonti (purtroppo le ho salvate sul telefono soprattutto) ma per stavolta spero mi perdonerete. Di qualche immagine so risalire alla collezione, dove possibile lo segno in fondo al post.
my dream home, the B-Home
Siamo in quella fase confusa in cui si inizia a tampinare le agenzie di zona, cercando (invano?) di spiegare aspettative ed esigenze, sogni e preferenze, e il primo giro di visite mi sta un po’ demoralizzando. Il budget non è altissimo quindi sicuramente dovremo accontentarci, ma la cosa non va molto d’accordo con le ottomila idee che ho in testa.
Non vorremmo una casa enorme, ma neppure una in cui ogni volta che viene qualcuno bisogna inventarsi i metri quadri per non mettersi in fila indiana. La metratura ideale? 130/140 mq (a quanto pare utopia!) Non dovrà mancare un po’ di spazio aperto, e se proprio proprio non riusciremo a trovare una terrazza degna di questo nome – perché no, un poggiolo dove se metti un tavolo poi non ti giri non lo è – dovremo optare per un giardino. Anche se l’idea di occuparmi di un giardino non mi fa impazzire per niente, infatti piastrellerei tutto! L’importante comunque è uno spazio dove metterci un tavolo, qualche pianta, un’amaca per leggere o dormire, o addormentarmi leggendo insomma. Dove Camilla possa giocare e dove si possano invitare gli amici. Wow.
Ah, e deve avere una zona giorno ampia, vivibile (sul serio però, ma perché le case sono sempre più piccole e progettate peggio?) e un ingresso. Anche abbozzato! Ma che ci hanno fatto di male gli ingressi che li abbiamo eliminati dalle planimetrie a suon di open space di là e open space di qua? Mah.
Cosa dovrà raccontare? Il nostro bisogno di mare, la città da cui proveniamo, chi siamo e chi sono le persone a cui vogliamo bene, i viaggi che facciamo, le nostre passioni.
Mood: informale, incasinata, accogliente.
Da una parte come colore base sceglierei sempre il bianco, così che gli interni diventino una sorta di tela bianca su cui dipingere le nostre vite, ma ci sono delle sfumature di colore che mi porterei dentro: sono polverose e desaturate e vanno dal blu denim al carta da zucchero, dal verde salvia al menta leggero. Il blu che mi ricorda il mare e l’infanzia, il verde che racconta la campagna, le zone che oggi viviamo. A questi tre colori aggiungerei, a scaldare l’ambiente, il legno naturale coi suoi nodi in vista, in una sfumatura chiara e grigiastra, e il cuoio, la pelle, dai toni più scuri a quelli color sabbia. Ogni riferimento ai paesaggi di mare non è per niente casuale.
Lo stile | Bah, non so se questa casa avrebbe uno stile definito. Per i colori direi nordico, per il mood direi bohemien, per i materiali a tratti rustico ma sempre contemporaneo. Chissà cosa ne verrebbe fuori, sarei proprio curiosa.
La cucina
Tutte le case che ho abitato hanno o hanno avuto una penisola. Non riesco neppure ad immaginare una cucina senza penisola. Mi piace l’idea del bancone della colazione, di chi chiacchiera con te mentre finisci di preparare l’aperitivo o la cena.
Di una cosa sono certa: dovrà essere in bianco e legno. Sfumature e dettagli? Forse un verde menta, anche se mi piacerebbe darle carattere con una piastrella tipo cementina sempre sui toni del carta da zucchero / salvia / menta. La prima foto a sinistra si avvicina tantissimissimo alla mia cucina dei sogni ad esempio.
La zona relax, l’home office
I dettagli decor che non possono mancare: mappe e globi, e qualche succulenta che ora sto evitando di prendere per evidente mancanza di spazio. Se chiudo ancora gli occhi vedo:i libri mi piacerebbe fossero ovunque, anche se una libreria la resta un piccolo grande sogno (non immensa, il giusto). Un grande divano con chaise longue dove farsi grandi dormite (perché prima o poi si torna a dormire vero dopo un figlio? Vero??) Qualche dipinto con vedute stilizzate di Napoli e della costiera, niente di classico però. E delle mensole per le collezioni di fumetti di Mr.B e per le “opere” costruite con i Lego 🙂
Le nostre foto. Lo sticker sul muro che dice “da quel giorno siamo sempre insieme, come il pane e il burro”.
Una zona studio dove poter creare il mio piccolo angolo ufficio (home office fa più figo).
La camera da letto
In camera mi piacerebbe che il verde menta lasciasse più spazio al blu denim in qualche dettaglio, per il resto bianco imperante e legno. Qualche dettaglio decor nero non mi dispiacerebbe, nel motivo dei tessuti magari.
La cameretta
Ho pensato anche alla cameretta, e lì il verde diventa leggermente più pastello e gioca con una sfumatura polverosa di viola, anche se il protagonista resterà sempre il bianco.
Il bagno?
Aiuto.
Lo so, magari da me ci si aspetta idee chiare e un sacco di ispirazioni per l’arredo bagno. Vi deluderò dicendo che proprio perché vedo decine di bagni ogni giorno ho una confusione totale su ciò che farei in un bagno mio. Forse me ne servirebbero 5 o 6 per metterci tutto quello che mi piace ma dovrò limitare tutto a 2 bagni (anche perché dopo chi li pulisce?).
Vado per gradi e penso a cosa non dovrebbe mancare? Il bianco e il legno, anche qui. Specchi tondi, lampade sospese, sì. Piastrelle con motivo (cementine? Esagoni? Azulejos? Motivi etnici/marocchini? Tutto, voglio tutto). Come farei a decidermi? Non ne ho idea, ma tra le migliaia di Pin ho selezionato questi, ma a volte penso che forse andrei su bianco e nero per non stancarmene mai, visto che periodicamente mi innamoro di qualcosa e non vorrei stancarmi della scelta cromatica. Sono sicura però che non metterei un rivestimento omogeneo, una piastrella grande formato monocolore o cose così.
Pattern, pattern, pattern.
=•=
C’è che ormai che ho imparato a sognare… non smetterò.*
Ecco, questo è che quello che sogno quando penso alla casa che vorrei. Quando squadro gli ambienti che visitiamo e mi assento riprogettando in testa spazi e pareti, mentre l’agente ripete a macchinetta “graziosa zona giorno, ampio garage, bagno finestrato di recente rinnovato – nel 2000 – con arredi di pregio”. Mentre sbianco con gli occhi porte e finestre, travi e pareti, pensando a come starebbe bene il divano nel senso contrario o la cucina sull’altra parete. E soprattutto, mentre faccio il conto a mente di quanto dovremmo spendere per renderla più simile possibile alle immagini di questo post. Ed è sempre troppo alto.
La ricerca continua, altre porte di case si apriranno, vedremo giardini e terrazzini, garage e cantine, bifamiliari e appartamenti. E io avrò sempre in testa queste foto… fateci un grosso in bocca al lupo, magari ci vorranno mesi ma qui vi racconterò tutto. Intanto io le ho già dato un nome, the B-Home(è pur sempre la casa della B-Family, la famiglia di Miss B!) e ho anche già in mente un progetto editoriale dedicato.
Manca la casa, insomma.
=•=
2 risposte
CIAO ,
HO BIOSOGNO DI SAPERE LA MARCA DELLE PIASTRELLE TIPO AZULJOS TUTTE COLORATISSIME FORMATO 20X20 o ESAGONALE O 30X30 SIA DA PAVIMENTO CHE DA RIVESTIMENTO.
GRAZIE.
UN ALUTO.
Ciao Guia, non ho capito a cosa ti riferisci, potresti scrivermi un’e-mail così ti aiuto? Ho fatto un mix di foto, sono tante 🙂