Quando ci si accinge a scegliere il box doccia si è fortemente influenzati dall’estetica dei modelli visti su riviste o blog d’interni. A volte non si ha l’esperienza per capire che alcune soluzioni però non sono compatibili con il nostro stile di vita o con il nostro bagno. Sono tornata con la mente a quando di box ne vendevo parecchi e oggi vi aiuto a farvi qualche domanda in più prima di individuare il modello più adatto a voi.
GUIDA ALLA SCELTA DEL BOX DOCCIA: dal progetto alle finiture
Un e-book gratuito e completo per professionisti del settore o per tutti coloro che intendono scegliere la doccia in modo informato e consapevole. Foto, disegni esplicativi e link di approfondimento: tutto quello che dovreste sapere prima di acquistare il box doccia.
Cliccando qui sotto si accede al post di presentazione in cui vi spiego come scaricare gratuitamente l’e-book:
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1. Quante volte verrà utilizzato il box doccia?
Domanda banale? Mica tanto. Magari stiamo per acquistare la doccia per la casa al mare, o per il secondo (o terzo!) bagno, o per il bagno degli ospiti che si usa raramente. Ecco, questi sono i pochi casi in cui possiamo toglierci qualche sfizio concedendoci una doccia magari stupenda ma poco pratica da pulire! Per il resto, consiglio spassionato, fatevi guidare soprattutto dalla praticità e dal buon senso. Una doccia deve essere semplice da pulire (in ogni suo punto), perché più riusciremo a tenerla pulita più durerà nel tempo.
Chissà se qualcuno ricorda di quando parlavamo del box doccia più semplice da pulire!
2. Sono una persona ordinata (e pulita)? Sincerità.
Nulla di male ad ammettere di essere un po’ disordinati, dai. Bisogna considerare le proprie abitudini, o magari il tempo a disposizione, per capire se è meglio optare per un vetro trasparente attraverso cui vedremo tutti i millemila saponi che teniamo in doccia, o se magari per noi è meglio un vetro satinato. Non è sempre male se ci aiuta a mantenere ordine, magari in un bagno in cui entrano anche ospiti. Un aiutino da valutare – attentamente – è il trattamento anticalcare per box doccia. Non adatto a tutti, va scelto se si è consapevoli dei limiti che comporta nella pulizia quotidiana (non potrete usare poi i detersivi abituali e dovrete sempre e comunque asciugare il vetro) ma se si sa usare è perfetto per mantenere la doccia intatta.
3. Cambio facilmente gusti?
Sembra una domanda sciocca ma spesso ci facciamo ammaliare da mode del momento e facciamo follie. Un decoro con un motivo o un colore di profilo che in un periodo vanno molto di moda potrebbero stancarci dopo qualche anno (se non mese) quindi pensiamoci bene. Io ad esempio cambio tante volte idea, e per prendere una decisione importante in genere mi fisso su una cosa e poi la lascio sedimentare per un po’ obbligandomi a non pensarci; dopo un po’ di tempo se mi piace ancora vuol dire che fa per me e che non mi stancherei così facilmente (insomma, non mi butto d’istinto per gli acquisti, quasi mai!). Lo stesso ragionamento vale per un decoro particolare per il rivestimento della zona doccia, non solo per il box.
Di piastrelle con motivi stupendi abbiamo parlato qui ad esempio.
Oppure di piastrelle posate in modo originalissimo! Qui invece abbiamo parlato di box doccia con telaio nero.
4. Sono consapevole che i colori scuri evidenzieranno macchie di calcare e sapone?
La domanda fa riferimento alle pareti interne della zona doccia e al colore o finitura del piatto doccia. Lo so che quelli scuri sono bellissimi – soprattutto nei bagni di Pinterest e Instagram – ma fate mente locale e immaginateli nella realtà di tutti i giorni. Se siete pronti a togliere ogni volta ogni traccia di gocce e sapone allora osate. Altrimenti, preparatevi ad un effetto a pois, tutto qui.
Di piatti doccia effetto pietra avete già sentito parlare, vero?
5. Mega doccia o dimensioni comode?
Il mio consiglio andrà un po’ controcorrente, un po’ forse anche in disaccordo con cose che ho già detto ma… ecco, non sempre ha senso una doccia enorme. Magari 1 metro e 80 di doccia non sono così necessari per potersi muovere. Questo perché spesso vedo fare modifiche assurde (spesso si elimina il bidet o si rimpicciolisce un comodo mobile da bagno) per farsi una doccia di dimensioni spropositate. Ora, in hotel è bellissimo, ma ha così senso a casa? Grande sì, enorme non saprei. A meno che non si inserisca una doccia a tutta larghezza sulla parete più piccola del bagno, magari davanti alla finestra, come vedevamo qui.
In ogni caso se la volete grande, meglio a filo pavimento no?
6. In casa ci sono persone molto alte?
Ma che domande fa? starete pensando. Lo so, ma mi è capitato anche di vendere un box doccia ad una signora con profilo superiore ad 1 metro e 85, e il figlio era alto 1 e 90. Non ci avrà ovviamente pensato ma la cosa mi è sempre rimasta impressa. In questi casi è meglio scegliere un box doccia che in alto non abbia alcun profilo o barra.
7. In casa ci sono bambini, anziani o disabili?
Inutile dire che se in casa ci sono soggetti a cui prestare più attenzione la doccia andrà pensata anche in base a loro. Una cosa scontata è l’utilizzo di vetro temperato di sicurezza (non credo esistano sul mercato box doccia con vetro non temperato ma non si sa mai dunque ve lo dico).
A proposito, abbiamo appena parlato di bagno accessibile a tutta la famiglia!
8. Ho trovato un modello simile (magari online) che costa 1/3, è possibile?
Semplicemente, NO. Potrebbe essere “simile” appunto… da lontano e/o da catalogo. Ma molto probabilmente i sistemi di scorrimento non saranno di qualità, il vetro sarà di spessore inferiore, la qualità della cromatura sarà scadente (e ve ne accorgereste dopo molto tempo), i pomoli e le maniglie potrebbero avere qualche difetto, le guarnizioni si induriranno presto, la chiusura della porta non sarà perfetta o le ante “balleranno” un pochino. Insomma, come per tutte le cose, nel 99% dei casi la qualità si paga. E il vero made in Italy pure.
O ancora, cose che voi magari non pensate in un primo momento, non avranno un imballo adeguato, le procedure interne di produzione non saranno sottoposte a controlli di qualità o il servizio post vendita vi farà maledire quella volta che avete ceduto al prezzo. Poi, anche qui, per box doccia che utilizzereste raramente una scelta economica ci sta tutta, l’importante è riflettere bene sull’utilizzo e la durata che ci aspettiamo.
9. Come faccio a scegliere il modello giusto?
E qui arriviamo al dunque, forse a quello che vi aspettavate da questo post. E invece l’ho fatto apposta, per farvi capire che la scelta del modello è forse la fase finale, dopo aver considerato altri aspetti molto importanti che a volte passano in secondo piano.
La prima risposta che mi viene in mente è che non esiste il modello giusto in assoluto.
- Il primo fattore da considerare è la dimensione della zona doccia e lo spazio al suo esterno, per capire se è meglio optare per ante battenti o scorrevoli.
- A parità di dimensioni, si potrà scegliere in base ai propri gusti e al budget, tenendo presente che in genere i modelli scorrevoli sono leggermente più difficili da pulire (non è una regola ma spesso un vetro apribile è facilissimo da tenere pulito no?)
- Ogni tipologia di piatto ha tante possibilità di scelta, per esempio sul piatto rettangolare posato in angolo avevo individuato tempo fa 21 combinazioni possibili!
- Per quanto riguarda estetica e design oggi c’è l’imbarazzo della scelta, tra box con profilo nero in puro mood industriale a box doccia praticamente invisibili.
- E se non avete paura di qualche goccia d’acqua allora osate con un bel separè senza chiusura doccia a mo’ di bagno giapponese.
Forse do per scontate tante cose perché per me è materia conosciuta ma se mi fate qualche domanda posso aiutarvi a capire qual è il box doccia giusto per voi! Provate a chiedere nei commenti e vediamo se vi posso essere utile.
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post in collaborazione con megius
10 risposte
Ciao Simona, cosa mi dici della sicurezza? E’ sempre stato un tema che mi ha frenato nell’acquisto di quelle cabine doccia moderne in vetro temperato o cristallo. E se si rompono? Mentre ci sono io dentro? Ho letto su Internet che ci sono produzioni che rispettano le normative EN14428 e EN60335. Questo vuole dire, a parere tue, che sono vetri infrangili e che si può essere sicuri al 100%?
Carissimo Luca, il vetro dei box doccia è un vetro temperato di sicurezza. Viene sottoposto, cioè, ad un processo di tempra che lo porta a temperature elevatissime (di austenizzazione) per poi raffreddarlo bruscamente. Questo farà in modo che in caso di rottura la lastra si frantumi in piccoli pezzetti non pericolosi (possono causare un taglietto, ma nulla di più).
Per i vetri dei box doccia non si usano né vetri infrangibili né (come qualcuno mi ha chiesto) stratificati (quelli delle auto, che restano appiccicati a una pellicola) né antisfondamento.
Esiste, è vero, la possibilità che un vetro temperato scoppi all’improvviso (rarissimi casi, ma ci sono) ma è sempre meglio un vetro temperato rispetto a una lastra in plexiglass o similari, che in caso di danneggiamento si rompe in grandi pezzi taglienti e più pesanti.
Spero di averti aiutato.
Ciao Simona!
ho bisogno del parere di un’esperta 🙂
Il lato più corto del mio bagno sul quale vorrei mettere la doccia, misura 140cm. Sono indecisa se installare una doccia walk in o se mettere la classica chiusa su tutti i lati e se lasciare uno spazio tra la doccia e la parete dove mettere gli accappatoi o se chiuderla direttamente tra muro e muro. Il mio dubbio è che con la lunghezza che ho a disposizione, lasciando la doccia aperta su un lato, l’acqua possa schizzare fuori. Grazie mille
Ciao Laura!
Allora, 140 cm sono sufficienti per creare una doccia walk-in!
Sarebbe bello, come dici tu, lasciare un po’ aperto creando la zona accappatoi, magari con una seduta carina da posizionare in angolo.
La questione schizzi potresti averla in ogni caso ma io non me ne preoccuperei.
Davanti alla doccia sicuramente metteresti un tappetino, no? Qualcuno scapperà sempre ma in fondo non è un dramma, almeno per come la vedo io!
Preferisco la bellezza di un walk-in e l’assenza di guarnizioni e sistemi di chiusura quindi mi sta bene se esce qualche schizzo (stiamo parlando davvero di poca roba eh).
Io andrei tranquilla insomma 😀
Ciao Simona,
Per una doccia in angolo con due lati in muratura 80×80 mi consigli un box curvo? O hanno controindicazioni?
Hai idee migliori?
Considerando che il mio driver è la funzionalità e l’armonia degli spazi piuttosto che l’estetica o le tendenze del momento.
Grazie
Ciao Francesca.
80×80 effettivamente sono dimensioni minime, se il bagno è molto piccolo la versione curva è più armoniosa.
Considera che però ti toglie ancora più spazio all’interno del box, che in versione quadrata ti permette di muoverti leggermente meglio.
Dovresti scegliere tra maggior spazio interno alla doccia e maggior spazio nel bagno.
🙂
In ogni caso valuta poi il tipo di apertura in base a quanto spazio hai fuori dal box e alla presenza dei vari elementi (mobile, sanitari) contro cui potrebbero sbattere delle ante battenti.
In bocca al lupo (e scusa il ritardo!!)
Salve, vorrei sostituire la vasca con la doccia ed il mio bagno è lungo e stretto. Lo spazio a disposizione è 70 x 100. Il mio timore è che sia piccolo per il mio uomo che è robusto. Tu che hosa dici?
Grazie
Lucia
Il 70×100 è una buona misura, se proprio non si può recuperare qualche centrimetro in più in profondità (magari arrivando a 75, 80).
Andrei tranquilla. Attenzione, piuttosto, alla tipologia di apertura (per evitare di rendere troppo stretto il passaggio) e alla posizione della rubinetteria: in questo caso meglio su uno dei due lati da 70!
Ciao, come scegliere le misure del box doccia da acquistare? Il piatto doccia misura esternamente 73×73 cm. Grazie.
Ciao Anita, il box doccia dovrà avere i due lati con un’estensibilità di tipo 71-75: significa che ogni lato può essere installato su piatti che misurano da (71) a (75). Il telaio, per essere correttamente installato, deve essere posizionato sul centro del bordo del piatto. Nel caso di bordi molto spessi, può essere installato il più vicino possibile al bordo interno invece.