In questa rubrica dedicata al gres porcellanato abbiamo parlato negli ultimi mesi di quanto sia valido questo materiale e di quanto possa avere risultati estetici sorprendenti. Oggi entriamo un po’ più nel tecnico, affrontando le domande che ci vengono poste più spesso nel nostro lavoro su questo materiale: se state cercando la risposta a qualche dubbio, siamo sicuri che in questi 10 punti troverete sicuramente la soluzione!

 

 

1. Il gres porcellanato è la soluzione ideale per il riscaldamento a pavimento.

Il gres porcellanato, avendo un’elevata trasmittanza termica, è uno dei migliori materiali che potete scegliere in caso di riscaldamento a pavimento: rispetto ad altri materiali, infatti, trattiene pochissimo il calore, permettendovi di ottimizzare i consumi del riscaldamento. Quindi il gres porcellanato non solo è adatto in caso di riscaldamento a pavimento, ma è addirittura consigliabile!

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Collezione The Room di Imola Ceramica

 

2. Il gres porcellanato può essere utilizzato sia a pavimento sia come rivestimento delle pareti.

Le piastrelle di questo materiale sono adatte non solo per il pavimento, in quanto sono in grado di sopportare un elevato calpestio, ma anche per il rivestimento delle pareti, in quanto sono più robuste delle normali piastrelle in monocottura o bicottura. Se la piastrella che vi piace è in gres porcellanato, siete allora liberi di decidere dove utilizzarla senza alcun tipo di vincolo!

 

Materiali naturali o gres porcellanato effetto…? Riflessioni post Cersaie 2018

 

3. Il gres porcellanato può essere utilizzato sia all’interno sia all’esterno: non patisce le intemperie!

Il gres porcellanato non assorbe – come minimo – al 99,5%, limite minimo imposto dalla legge. In realtà quasi tutta la ceramica italiana di qualità arriva a un’inassorbenza del 99,8-99,9%. Non assorbendo, la piastrella non può patire né il gelo né alcun altro tipo di intemperie. L’unica differenza tra piastrella da interno e piastrella da esterno è l’antiscivolo: se state piastrellando un balcone o un marciapiede, ovviamente non volete scivolare il giorno che dovesse piovere!

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Collezione Deck, spessa 2 cm, prodotta da Ceramiche Castelvetro

 

4. La pulizia corretta del gres porcellanato si fa con pochi agenti chimici.

Purtroppo questa è una nostra brutta abitudine che ci portiamo avanti da qualche decennio: il pavimento, così come tutti gli elementi d’arredo del bagno, li puliamo con prodotti da supermercato molto pubblicizzati ma… tremendamente inadeguati.

Il pavimento in gres porcellanato, come dicevamo, non assorbe praticamente nulla: utilizzare detergenti per la pulizia con un’elevata quantità di residui chimici quindi non solo è inutile, ma rischia addirittura di creare una patina superficiale che sembrerà particolarmente antiestetica. Nel caso capitasse non è nulla di grave, basterà fare una pulizia straordinaria con appositi prodotti per ripristinare il pavimento originale. Ma per evitare questo inconveniente potete scegliere fin dal primo giorno prodotti che contengono tensioattivi inferiori all’1%: questa informazione la trovate sulla confezione dei detergenti (ed il web potrà esservi più d’aiuto del supermercato).

 

5. Il gres porcellanato si fora con una punta diamantata.

Il gres è talmente duro… che per forarlo serve un’apposita punta per il trapano. Questa punta si chiama “diamantata” e viene spesso specificato che è adatta per forare il gres porcellanato. Qualsiasi punta buona abbia il tuo idraulico, se non è quella diamantata, non è adatta per forare il gres. Il rischio? Di rovinare la punta ma soprattutto di danneggiare la piastrella. Con la punta giusta, invece, non c’è nessun tipo di rischio. Il costo di una punta è di circa 20€, una spesa decisamente sostenibile per un professionista del settore.

Come forare il gres porcellanato: l’approfondimento su Rifaccio Casa

 

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Collezione Nord di Fap Ceramiche

 

6. Il gres porcellanato non cambia colore nel tempo.

Le piastrelle vanno in cottura a temperature superiori ai 1200°C e i coloranti utilizzati derivano tutti da elementi naturali: questa è una garanzia anche per la stabilità del colore, che non cambierà mai nel tempo, nemmeno sotto ai raggi UV.

 

gres porcellanato caratteristiche
Collezione Life – Bianco, Ceramica Castelvetro | Una delle proposte disponibili su Archigres

 

7. Non tutte le colle vanno bene per posare il gres porcellanato.

Quando ci capita di fare un giro in qualche negozio della grande distribuzione vediamo abitualmente qualche persona che compra piastrelle in gres porcellanato e poi il sacco di colla più economico che trova sugli scaffali: non potrebbero fare niente di peggio! Tutte le colle, sul retro del sacco, riportano una certificazione che garantisce le prestazione di quel collante: se sono inadeguate, la piastrella non sarà correttamente incollata al fondo di posa, con rischi che possono essere anche gravi. La certificazione minima delle colle cementizie utilizzabili per il gres porcellanato è il C2: se sul sacco trovate scritto C1, quindi, potete scartare quella colla. Se la piastrella ha un formato medio-grande andate invece senza indugi su una colla con certificazione C2TES1: spenderete qualche euro in più, ma sono senza dubbio soldi ben spesi!

 

8. Le piastrelle fatele posare con un sistema livellante.

Le piastrelle che hanno un lato lungo almeno 60 cm, a maggior ragione se sono rettificate, fatele posare in modo tassativo con un sistema di posa livellante. Questi sistemi consistono in prodotti plastici – a forma di cuneo o a forma di manopola – che aiutano il posatore a incollare le piastrelle in modo molto preciso, evitando di lasciare dislivelli (“dentini”) tra una piastrella e l’altra. Se il posatore dice che è 40 anni che fa questo lavoro ed è bravo a posare anche senza questi strumenti… personalmente cercheremmo subito un altro piastrellista, perché quello con cui state parlando non è sicuramente un professionista. Tutti i problemi che abbiamo visto negli anni a casa di clienti sono nati sempre con questa premessa: decidete voi se volete correre il rischio anche a casa vostra.

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Tiramisu e RLS sono i due prodotti commerciali più conosciuti per posare le piastrelle livellandole tra loro.

 

 

 

9. Non si posa MAI il gres porcellanato senza fuga.

La fuga minima per le piastrelle in gres porcellanato è di 2 mm. Non scendete mai sotto a questo spessore, rischiereste di ritrovarvi in futuro con le piastrelle crepate a causa di movimenti d’assestamento. Al giorno d’oggi esistono stucchi di tantissimi colori per riempire le fughe, in modo che si abbinino alla piastrella: in questo modo la fuga tende a scomparire e il pavimento sarà – oltre che bello – anche duraturo.

Non è proprio possibile posare le piastrelle senza fuga? Il post su Rifaccio Casa

 

10. Prima di piastrellare dovete aspettare almeno un mese e quel mese è davvero molto importante.

Questo è un altro di quei punti deboli che spesso ci capita di sentire (prima dei problemi). Se il massetto è realizzato nella maniera classica, ovvero con sabbia e cemento (quindi escludendo ad esempio massetti premiscelati o a base gesso), è molto importante che sia ben asciutto prima di piastrellare. In condizioni ottimali (bella stagione, periodo non tanto umido, ecc) il massetto fatto con sabbia e cemento asciuga in 7-10 giorni per ogni centimetro di spessore. Considerando che lo spessore minimo di un massetto tradizionale è di 5 cm, significa che potrete piastrellare dopo almeno 35-50 giorni dal giorno in cui i posatori hanno fatto il massetto. Non volete aspettare così tanto? Usate un massetto premiscelato, sulla sua scheda tecnica è specificato il tempo minimo da attendere (di solito 2-3 giorni). Non volete spendere di più per un massetto premiscelato? Allora aspettate. Piastrellare prima del dovuto può comportare gravi rischi per il nuovo pavimento: molte piastrelle potrebbe crepare dopo pochi giorni in quanto il massetto non sarebbe ancora stabile.

Gres porcellanato Fap Ceramiche
Deco Light della collezione Maku di Fap Ceramiche | Una delle proposte disponibili su Archigres

 

Quanti di questi 10 punti conoscevate già? Per i curiosi, per approfondire qualsiasi di questi argomenti, esiste la norma UNI 11493. Per gli altri speriamo invece che questo piccolo vademecum sia stato un ottimo aiuto.

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