Se state scegliendo che tipo di lavabo inserire nel bagno ma non riuscite a trovare nulla che vi convinca potete optare per un lavabo-non-lavabo. Parlo di lavabi che non sono concepiti come unità distinte dall’involucro della stanza ma che ne diventano parte integrante, emergendo dalla parete come fossero una sua estensione. Vi presento 4 modelli icona di antoniolupi.

[edgtf_dropcaps type=”normal” color=” background_color=”]C[/edgtf_dropcaps]ome tipologia di arredi, questo tipo di lavabi si potrebbe assimilare alla categoria dei freestanding. Un sanitario dunque slegato da un mobile contenitore che assolve all’unica funzione di bacino di lavaggio. Rispetto però ai modelli a libera installazione classici, quelli di cui vi parlo oggi sono lavabi d’architettura: vanno installati all’interno della parete, e la loro struttura viene nascosta completamente al suo interno.

Lavabi invisibili

Così come abbiamo visto i soffioni invisibili, questi elementi d’arredo annullano il volume del lavabo facendo sì che questo sporga dal muro offrendo unicamente l’accesso all’erogazione dell’acqua. Li menziono in ordine cronologico, per raccontarvi l’evoluzione stilistica che ha accompagnato la loro nascita. Tutti e quattro sono frutto della collaborazione tra il brand antoniolupi e il designer Domenico De Palo, e rappresentano la volontà di intendere soffitti e pareti non più come puri elementi strutturali che delimitano il bagno, ma come potenziali contenitori di funzioni.

2011: Strappo

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Strappo, antoniolupi: lavabo integrato a parete | Misure in cm 83l x 48p x 85h

Il nome è evocativo: la parete si strappa, dando vita a un nuovo concetto di lavabo come fosse un sottile foglio che si apre lasciando intravedere il bacino nascosto, celato alla vista come un segreto. Il lavabo c’è, ma non si vede. I volumi si scoprono solo guardando lateralmente la parete, mentre di fronte, senza avvicinarsi, quasi non si vede nulla. Se ne intuisce la presenza solo grazie alla rubinetteria da incasso. Il progetto di Strappo nasce dunque dalla trasposizione di un’azione, un movimento: quella di prendere simbolicamente la parete e tirarne via con forza un lembo. Sembra quasi di sentirne il rumore.

L’evoluzione di Strappo è Strappo_XL, un restyling dimensionale e funzionale del primo lavabo, che aumenta la larghezza del bacino e integra la rubinetteria e l’illuminazione a led. Scompare alla vista anche il miscelatore, luce e acqua emergono dalla parete come per magia.

2012: Silenzio

In Silenzio, il taglio della parete e la luce sono gli unici due elementi suggestivi che danno forma al lavabo, che emerge dal muro in modo più morbido, fluido, meno “rumoroso” rispetto a Strappo. Anche in questo caso, come nella prima versione di quest’ultimo, frontalmente l’unico indizio che suggerisce la presenza di un lavabo è la rubinetteria a parete. Silenzio è un’onda che movimenta la staticità della parete, dandole vita.

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Silenzio, antoniolupi: il lavabo emerge dalla parete in modo sinuoso | Misure in cm: 180l x 39p x 85h

2013: Soffio

La ricerca stilistica di antoniolupi e Domenico De Palo prosegue con Soffio, che nasce come proseguimento di un percorso che si adegua progressivamente al concetto mutevole di stanza da bagno. Le dimensioni si fanno più contenute, la sagoma è meno squadrata di strappo ma anche meno morbida di Silenzio. Un lavabo integrato a parete ampio e profondo che arreda con discrezione ed eleganza senza prevaricare sugli altri elementi d’arredo.

2017: Calice

L’ultimo di questa splendida sequenza di lavabi è Calice, frutto del contributo sia di Domenico De Palo che di Mario Ferrarini. Il dialogo tra parete e funzione continua, e omaggia in questo caso il design dei lavandini a colonna, estendendo la sporgenza sino al pavimento, come se il lavabo fosse appoggiato a terra. Le forme sono fluide, le curve armoniose, quasi femminili.

Lavabi incassati a parete: installazione e predisposizioni

Per avere uno dei quattro lavabi integrati a parete di antoniolupi è necessario prevedere la loro installazione in fase di progetto, quando la stanza da bagno è ancora al grezzo. Si tratta di lavabi a scomparsa realizzati interamente in Corian, materiale che il brand ha utilizzato per primo (nel 2001) per lavabi e piatti doccia.

Gli step per l’installazione di Strappo, Silenzio, Soffio e Calice sono identici, e sono i seguenti:

  1. Predisposizione idraulica / elettrica (seguendo le schede tecniche fornite da antoniolupi);
  2. Installazione lavabo incassato a parete;
  3. Collegamento elettrico (per l’illuminazione a led) e idraulico (per la rubinetteria);
  4. Stuccatura;
  5. Finitura superficiale: La scelta di questi lavabi integrati a parete presuppone la decisione di non piastrellare il bagno, trattando adeguatamente le superfici con finiture idrorepellenti con l’effetto materico e cromatico che si preferisce.
In collaborazione con antoniolupi

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