NELLA B-HOME ABBIAMO UN BAGNO CON ANTIBAGNO CHE È STATO TRASFORMATO IN ZONA LAVANDERIA REALIZZANDO UN ARMADIO A MURO SU MISURA. MA LA LAVATRICE SI PUÒ CHIUDERE DAVVERO IN UN MOBILE? E SE SÌ, COME E QUANDO? PARTIAMO DALLA NORMATIVA SULL’ANTIBAGNO E VEDIAMO COME CREARE UNA PICCOLA LAVANDERIA NASCOSTA SENZA AVERE PROBLEMI DI UMIDITÀ E MUFFE.

PREMESSA AL POST

Nell’affrontare il progetto di casa nuova mi sono affidata a più professionisti con una conoscenza specifica in diversi campi: li trovate tutti menzionati nella pagina dedicata. Quando si è trattato di scegliere gli elettrodomestici, per esempio, ho avuto la fortuna di imbattermi in Cristina Aldrighettoni, aka Caricovariabile. La sua consulenza è stata fondamentale per l’acquisto di tutto ciò che serviva nella nostra cucina (frigo, forno, piano cottura, cappa e lavastoviglie); ed è stata lei a indurmi ad approfondire la questione del dove mettere la lavatrice, perché ho sempre dato per scontato si potesse tranquillamente incassare in mobili e armadi. Questo post nasce come approfondimento della diretta che abbiamo pubblicato su instagram relativa proprio a questo tema. Quando si è trattato di prevedere la zona lavanderia in casa, infatti, le ho fatto presente che l’unico posto possibile era proprio l’antibagno piccolo. E che, essendo questo a vista sulla zona giorno, avrei voluto nascondere la lavatrice in un armadio a muro.

! Disclaimer! Nel video della diretta mostro live l’armadio dell’antibagno lavanderia e una macchia di muffa, che si è poi rivelata non dipendere dalla presenza delle ante.

Antibagno obbligatorio: normativa

Faccio un passo indietro: l’appartamento si sviluppa in lunghezza, ed è diviso in due parti dalla zona giorno. Uno dei due bagni (il bagno doccia) si affaccia su un corridoio, l’altro (il bagno vasca/ospiti) dà invece sulla sala. Quest’ultimo, dunque, deve essere preceduto – secondo la legge – da un disimpegno che lo separi dalle parti vivibili dell’abitazione: l’antibagno.

Bagno e antibagno: cosa dice la legge

Per progettare correttamente bagno e antibagno dobbiamo tenere conto sia del Decreto ministeriale n°190 del 5 luglio 1975* (che ha modificato le istruzioni ministeriali precedenti datate – pensate – 1896, adeguando la normativa igienico-sanitaria agli spazi abitativi contemporanei) che dei regolamenti d’igiene comunali o dei regolamenti edilizi (li trovate online sui siti delle amministrazioni locali). Tenendo conto di entrambe le disposizioni ecco i requisiti per un antibagno a norma di legge:

Misure minime antibagno > 1,2 mq (con lato inferiore minimo di 1 metro)

Altezza minima antibagno > 2,40m (come i bagni e tutti gli spazi di passaggio tipo corridoi e disimpegni)

– Finestre > l’antibagno può essere cieco a meno che non ci sia una caldaia (in quel caso un’apertura verso l’esterno o un efficiente sistema di areazione sono obbligatori)

L’antibagno è obbligatorio perché “non è consentita la comunicazione diretta tra un locale abitabile ed il locale per i servizi igienici”. Meglio consultare in ogni caso i regolamenti edilizi locali, perché in quello del mio comune – per esempio – è specificato che un secondo bagno può non avere antibagno (oltre ad avere requisiti dimensionali inferiori e a poter essere cieco).

* Curiosità >> Il DM 190/1975 è lo stesso che stabilisce che in casa deve essere presente almeno un bidet (se non erro Italia e Portogallo sono gli unici due paesi che lo ritengono obbligatorio ancora oggi)!

Bagno con antibagno: la nostra lavanderia a scomparsa

Io ritengo utilissimi tutti gli spazi presenti tra le stanze abitabili di una casa: corridoi, disimpegni, nicchie e rientranze, soprattutto quando possono trasformarsi in contenitori organizzabili a scomparsa o pareti attrezzabili in qualche modo (anche per semplici sistemi di mensole che possono trasformarsi in libreria).

L’antibagno, nello specifico, può compensare la mancanza di spazio di un bagno piccolo, e ospitare ciò che qui proprio non ci sta. Possiamo prevedere un armadio a muro o altro mobile per organizzare scorte di prodotti, asciugamani di ricambio, detersivi e altri materiali per le pulizie… o nascondere la lavanderia come abbiamo fatto noi!

Antibagno lavanderia: armadi e altre soluzioni per nascondere la lavatrice

Ed è qui che entra in gioco Cristina / Caricovariabile, perché una delle cose che quasi tutti diamo per scontata è la possibilità di chiudere la lavatrice in un mobile.

Le numerose proposte di mobili nascondi lavatrice e armadi appositamente pensati ci traggono in inganno, non specificando che sono adatti esclusivamente alle lavatrici da incasso. La stessa cosa vale per le asciugatrici.

Entrambi gli elettrodomestici, infatti, generano umidità e vapori che devono obbligatoriamente poter uscire in qualche modo, pena il deterioramento del mobile contenitore e l’errato funzionamento degli stessi macchinari.

Chiudereste mai un frigorifero a libera installazione o un forno in un mobile?

Nel nostro caso l’antibagno era l’unico posto dove poter prevedere la lavanderia, e quando ho affidato a Cristina la consulenza per la scelta degli elettrodomestici l’armadio a muro per nasconderla era già stato ordinato. In previsione di acquistare una lavatrice da incasso adatta, abbiamo creato una soluzione ibrida che non soffocasse troppo la nostra lavastrice a libera installazione.

Lavanderia antibagno: soluzioni per nascondere lavatrice e prodotti per la pulizia

Sfruttare l’antibagno per creare un vano lavanderia è quindi possibile, l’importante è non optare per soluzioni chiuse con ante o armadi non appositamente progettati (se la lavatrice non è da incasso).

  • si possono creare delle tende scorrevoli dritte, moderne ed eleganti, o optare per una soluzione più tradizionale e semplice come le tende ad anelli che scorrono su bastone: oggi esistono tessuti bellissimi che possono diventare veri e propri elementi decorativi;
  • si può far realizzare un armadio che preveda ampie griglie per l’areazione posteriore e anteriore, o – meglio – che abbia ante scorrevoli da tenere aperte durante (e dopo) il funzionamento della lavatrice, così da far uscire l’umidità.

Se proprio (come me) volete un armadio a muro con ante battenti per nascondere la lavanderia dovete necessariamente acquistare lavatrici da incasso.

Altra nota importante: ricordate di informarvi sul materiale di cui è composto il mobile, perché deve essere adatto agli ambienti umidi (in caso contrario tenderà a deformarsi con il passare del tempo).

Armadio lavanderia: com’è stato realizzato il nostro

In previsione (lo ribadisco ancora) di acquistare lavatrice e asciugatrice da incasso, l’armadio a muro è stato comunque concepito come una copertura solo anteriore: non ha difatti né fondo a pavimento né schiena, oltre ad essere molto più profondo e largo della lavatrice attuale. Umidità e vapori possono liberamente circolare dietro il mobile e uscire dall’alto; in ogni caso durante i lavaggi tengo sempre le ante socchiuse per facilitare il ricambio d’aria.

La nostra soluzione è stata progettata con ante battenti per motivi dimensionali (la larghezza del disimpegno è di circa 160 cm), funzionali (le ante scorrevoli limitano l’accesso all’intera larghezza del mobile perché si sovrappongono) ed economici (costano di più).

Come sempre ogni progetto è a sé, e le motivazioni che portano a certe scelte sono soggettive. Probabilmente se avessi parlato prima con Cristina avrei cercato una soluzione con tende di design che mettesse d’accordo budget, estetica e funzionalità.

Bagno con antibagno lavanderia: gli essentials

Bagno e antibagno in casa nostra sono quindi diventati un tutt’uno, come fossero una sola stanza: nell’armadio a muro tengo in ordine le asciugamani di ricambio, detergenti e prodotti di scorta, il cesto della biancheria, aspirapolvere e scope, panni e spugne, detersivi e bacinelle varie. Aprendo le ante è come se entrassi praticamente in una ministanza a parte (grazie anche alla comoda profondità dell’antibagno – 80 cm). Tutto è predisposto per avere lavatrice e asciugatrice in colonna.

Avrei tanto desiderato una stanza lavanderia grande, lo ammetto, per tenere anche tavolo da stiro e stendibiancheria, ma si sa che quando si compra casa si deve necessarimanete scendere a compromessi. E direi che il nostro compromesso si è rivelato stato perfetto per noi!


Sapevate che esistono lavatrici da incasso e che solo queste possono essere nascoste in un armadio? State progettando anche voi la lavanderia e non sapete come nascondere i vani tecnici con la soluzione estetica più adatta? Vi aspetto nei commenti per parlarne insieme!

Se invece cercate le migliori lavatrici da incasso o avete bisogno di consulenza tecnica per la scelta degli elettrodomestici vi affido tranquillamente a Caricovariabile (*partner del progetto B-HOME)!

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