Identikit dei sanitari di lusso: design, qualità, sostenibilità e tecnologia

arredo bagno lusso sanitari ceramica catalano

Cosa vuol dire nel 2024 scegliere e acquistare wc e bidet di alta qualità? Come individuare sanitari di design moderni e fatti in Italia che garantiscano il top delle prestazioni e offrano alla stanza da bagno estetica, eccellenza, prestigio? In questo post proverò a delinearne prima di tutto le caratteristiche per poi individuare dei sanitari che a mio avviso rappresentano una delle migliori espressioni del made in Italy. Perché non è sufficiente che siano fatti in Italia: devono anche essere prodotti rispettando alcuni standard che vi svelerò man mano.

Come scegliere dei sanitari per il bagno di alta qualità?

In effetti dobbiamo capire prima come valutare la qualità di un sanitario: quali sono i parametri da considerare per giudicarla? Prima di affrontare la questione, partiamo dalla premessa più importante, anche se apparentemente scontata: capire cosa si intende per sanitari del bagno.

L’accezione più generica del termine, infatti, include anche il lavandino, il piatto doccia e la vasca da bagno; nell’arredo bagno contemporaneo, però, tendiamo ad associare la parola sanitari alla coppia wc e bidet. Forse perché nel tempo il design del piatto e della zona doccia è cambiato moltissimo, per non parlare del lavandino, sostituito nella maggior parte dei casi da una composizione di mobili da bagno che integra il lavabo. I pezzi igienici in ceramica, spesso, sono proprio water e bidet. Ed è proprio di questi che parla questo articolo.

Per imparare a riconoscere dei sanitari di alta qualità parleremo di:

 

Parleremo anche di prezzi e di quale brand consiglierei oggi dopo averne visitato la fabbrica e approfondito alcune questioni tecniche.

bagno di design in colori neutri con sanitari di lusso e doppio lavabo da appoggio
Un esempio di bagno contemporaneo in colori neutri con sanitari sospesi di design

I materiali di wc e bidet: la ceramica come certezza

Se c’è una cosa che ho capito negli ultimi quattro anni (ovvero da quando sono entrata in casa nuova e ho testato sia la ceramica moderna sia i nuovi performanti solid surface alternativi) è che la ceramica resta la scelta migliore per i sanitari.

Non metto in dubbio che sia più un’opinione personale che un assunto valido per chiunque, ma la garanzia di igiene, praticità, facilità e velocità di pulizia, durata e resistenza in termini di inalterabilità del colore e della finitura nel tempo… a me la dà solo la ceramica. Di materiali ne vedo tanti – grazie al mio lavoro ho la possibilità di aggiornarmi con regolarità visitando fiere e aziende – ma ce ne sono due che non mi deludono mai: l’acciaio inox (per rubinetteria e accessori) e, per l’appunto, la ceramica (per piastrelle e sanitari).

Curiosità: breve storia della ceramica sanitaria

Il primo wc in ceramica, a stramazzo, comparve nel 1887: si trattava di un water con scarico manuale (nel quale, cioè, l’acqua veniva versata a mano). Prima di allora erano stati proposti solo degli esemplari rudimentali (il primo in assoluto pare risalga all’invenzione dell’inglese John Harington). Due anni dopo, nel 1889, D.T. Bostel introdusse il wc in ceramica a caduta verticale, simile a quello contemporaneo. In quegli anni la ceramica iniziò a diventare il materiale d’eccellenza per wc e lavandini, anche grazie al progresso tecnologico e all’introduzione del sistema di produzione a colaggio che ne permise la produzione in serie. Un primato che manterrà fino ai giorni nostri.

In Italia la storia della ceramica sanitaria è legata al comprensorio di Civita Castellana (l’antica Falerii Veteres), distretto noto proprio per la presenza delle più importanti aziende produttrici di sanitari. In quest’area si produce ceramica sin dall’epoca preromana, e, proprio grazie alla tradizione e al bagaglio di competenze e conoscenze acquisite nei secoli, nel XX secolo inizia anche la produzione di ceramica per il bagno.

Posizionare i sanitari in un bagno di design

Un bagno di fascia alta si riconosce anche dalla corretta progettazione dei suoi spazi e dalla collocazione dei sanitari eseguita nel rispetto delle normative. Nell’e-book sulla scelta dei sanitari ho ampiamente parlato di misure e distanze tra sanitari, ma riassumo qui le cose più importanti:

  • I sanitari possono essere installati affiancati (la scelta più comune) o uno di fronte all’altro;
  • L’importante è che vengano posizionati nel rispetto delle distanze minime consentite, regolate dalle normative e spesso anche dal buon senso: quanti bidet si vedono stretti in spazi scomodissimi che li rendono inutilizzabili?
  • Progettare correttamente il bagno limita anche il rischio di errori di installazione, che possono tradursi nella posa dei sanitari sospesi troppo in basso o troppo in alto;

Attenzione: non intendo affermare che un bagno di pregio debba necessariamente essere ampio (oggi gli spazi sono sempre più limitati) ma che un approccio progettuale competente sappia sfruttare in modo funzionale tutti gli spazi a disposizione.

 

distanze tra sanitari: wc e bidet frontali
Distanze tra i sanitari: wc e bidet di fronte
distanze tra sanitari: wc e bidet affiancati
Distanze tra sanitari: wc e bidet affiancati

Distanze tra sanitari: normative e regole (un approfondimento)

Se la stanza da bagno è ampia è possibile separare l’area sanitari con un divisorio, che può essere una vera e propria parete o un separé alternativo (una parete vetrata, per esempio, o un tessuto di pregio). In questo modo a vista resterà solo il mobile da bagno e la zona vasca o doccia.

In alcuni progetti di bagni di lusso, inoltre, si inizia a progettare la “wet zone” (vasca e/o doccia) proprio separandola dal resto del bagno, isolando anche i sanitari in un vano a loro dedicato: una soluzione scenografica molto interessante che dà subito la sensazione di un ambiente esclusivo.

Bagno di design con lavabi sanitari di lusso color grigio cemento
Un esempio di ampia stanza da bagno con area sanitari separata da una porta scorrevole

In realtà questa prassi è molto comune in alcuni paesi (Francia o Austria, per esempio), nei quali spesso le case prevedono una stanza da bagno completa e una più piccola, di servizio, nella quale è presente solo un wc e un lavabo per le mani (il bidet come sappiamo non è presente in tutto il mondo). Prendere spunto per me non è una cattiva idea, anche se in Italia sarebbe presente anche il bidet e potrebbe essere pensato come bagno per gli ospiti: un ambiente appositamente concepito, più piccolo ma sempre ben progettato e con rivestimenti effetto wow.

 

Sanitari in un bagno di lusso: sospesi o a terra?

La scelta di installare i sanitari in sospensione o i sanitari a pavimento non ha a che fare con questioni di pregio: in questo caso incidono soprattutto problematiche e vincoli progettuali.

  • In un’abitazione nuova si tende a installare sanitari sospesi filo parete, perché più leggeri esteticamente e più facili da pulire (o meglio, agevolano la pulizia del pavimento e non creano quei fastidiosi punti in cui si accumula sporcizia). Si tratta, però, anche della scelta più costosa, sia per il costo della coppia di sanitari (che deve integrare le staffe di supporto) sia per l’installazione.
  • I sanitari filo parete da pavimento, ovvero la versione moderna di quelli con le tubature a vista, rappresentano invece la versione più economica tra le due. Esteticamente gradevoli, non appesantiscono eccessivamente l’ambiente e agevolano le sostituzioni in caso di ristrutturazione.
bagno di design con sanitari sospesi bianchi Ceramica Catalano e mobile da bagno con lavabo in ceramica
Un bagno di design con sanitari sospesi (Ceramica Catalano)

 

Sanitari di design: la tecnologia al servizio dell’igiene, dell’estetica e del risparmio idrico

Cosa distingue un wc (o un bidet) low cost da un water di alta qualità? Potrei riassumere in una parola un concetto molto più ampio: la tecnologia applicata. Ora mi spiego.

Un water di ultima generazione è il risultato di processi produttivi complessi, di un’attenta selezione di materie prime, del know-how acquisito nel tempo da un’azienda, dalla ricerca applicata ai sistemi di scarico che consentono un consumo efficiente dell’acqua e garantiscono igiene e pulizia, degli investimenti fatti in tecnologie produttive e macchinari in grado di semplificare le varie fasi, oltre che chiaramente di uno studio stilistico che ne determina il design finale (il solo elemento che in genere viene valutato da chi è fuori dal settore).

Ecco i plus che oggi può offrire un wc di design di alta gamma: utilizzerò come esempio le caratteristiche tecniche dei sanitari Ceramica Catalano. Ho avuto modo di visitare l’azienda recentemente (giugno 2024 – qui sopra alcuni scatti fatti durante il blogger tour) e credo siano un esempio perfetto per questo articolo.

1. Lo scarico a vortice super silenzioso

Dubito sia la prima cosa a cui pensate quando state per scegliere quali sanitari comprare ma credetemi: lo scarico del water è una delle sue caratteristiche più importanti.

Deve essere efficiente (quindi rimuovere meccanicamente tutta la sporcizia), silenzioso e deve utilizzare meno acqua possibile. Informatevi bene sulla tecnologia impiegata e sui test che l’azienda ha eseguito per verificare la sua efficienza.

Uno scarico di scarsa qualità, oltre a essere rumoroso e a non garantire sufficiente pulizia, a volte crea anche schizzi fastidiosi, soprattutto se il water è senza brida (ne parlo più sotto).

scarico a vortice di un water di design con sistema silentech di Ceramica Catalano

 

2. Il trattamento antibatterico per un’igiene totale

Il water è soggetto al contatto con i nostri rifiuti biologici e necessita di pulizia costante per garantire la massima igiene nel tempo. Una smaltatura di cattiva qualità non è in grado di assicurare il mantenimento di queste caratteristiche, con la conseguenza di presentare antiestetici ingiallimenti o addirittura di creparsi all’interno danneggiando irrimediabilmente la ceramica.

Ciò che mi aspetto oggi da un sanitario di lusso è che offra un trattamento antibatterico superficiale in grado di garantire igiene e facilità di manutenzione, riducendo al minimo il tempo necessario per la pulizia e la quantità di detergenti chimici da utilizzare.

effetti del trattamento antibatterico e antigoccia per water in ceramica Cataglaze+ di Ceramica Catalano

3. La doppia smaltatura interno / esterno

Negli ultimi anni i sanitari opachi sono stati di grande tendenza (anche se è già evidente il ritorno alla brillantezza della ceramica lucida). Per quanto bellissimi per la loro matericità e setosità, però, presentano alcuni piccoli problemi in relazione alla facilità di pulizia: rispetto alla ceramica lucida, infatti, quella opaca è più complicata da pulire, perché presenta una finitura meno liscia e più soggetta a depositi di calcare, macchie e sporcizia.

Nel caso dei water questo rappresenta un bel problema. Ecco perché un water di qualità deve sempre avere la smaltatura interna lucida, anche quando esternamente è opaco. Fateci caso se siete amanti dei sanitari opachi.

wc di design con doppia smaltatura interno lucido esterno opaco Twinglaze+ di Ceramica Catalano

 

Il design dei sanitari di lusso: estetica, eleganza, ergonomia

I sanitari di design sembrano tutti uguali, vero? Lo so, lo pensate, voi che siete al di fuori del nostro mondo. Vi sembrano identici: quelli con forme stondate e quelli con un design più squadrato. Vi chiedete come capire le differenze tra prodotti di diverso livello perché apparentemente non ce ne sono.

E sono sincera: non ho idea di come spiegarvi da quanti elementi si può notare la finezza estetica di un modello: potrei dirvi dalle proporzioni tra le varie parti (mi viene in mente la sporgenza del sifone che a volte rovina l’estetica del wc), dalla sinuosità delle forme, dalla coerenza estetica tra ceramica e sedile o dal modo in cui i sanitari rispondono alle tendenze del momento. Ma mi rendo conto che continuereste a guardarmi con sguardo sospettoso.

1. Design: stondati, squadrati, lineari

Avete presente i sanitari tradizionali con i tubi a vista? O quelli in stile inglese, bombati e con bordo pronunciato? Ecco, anche un sanitario può caratterizzare lo stile del bagno, adeguandosi a un certo tipo di progetto o mimetizzandosi al suo interno con eleganza e linearità. Non è l’estetica, in fondo, a definire la qualità di un sanitario, ma le tecnologie applicate, come abbiamo visto.

Ecco alcuni esempi di sanitari moderni con linee di tendenza capaci di adattarsi a contesti di diverso tipo.

 

2. Addio brida: i water senza bordo

Non si tratta solo di un upgrade estetico (anche se oggettivamente incide molto sul design del water): l’eliminazione della brida – ossia del bordo del sanitario – permette di risolvere un problema d’igiene notevole: al di sotto del bordo, infatti, si accumulano sporcizia e batteri difficilmente rimovibili. Il water senza brida (detto rimless), al contrario, permette all’acqua di scivolare via, oltre a un accesso completo alla ceramica per la pulizia.

Attenzione però: non tutti i water senza brida sono fatti bene. In alcuni casi le persone lamentano infatti la fuoriuscita dell’acqua in fase di scarico, sia per l’eccessiva pressione (errore di installazione) sia per la progettazione del sanitario non a regola d’arte. Ecco perché all’assenza della brida deve affiancarsi uno scarico efficiente e performante (come quello descritto più su).

Possiamo dunque affermare che un sanitario di design di fascia alta debba ormai essere senza brida? Direi di sì.sezione di un water senza brida con sistema Silentech di Ceramica Catalano

Water senza brida | visto in sezione – Ceramica Catalano

 

3. Dettagli di design: l’importanza del copriwater

Un sanitario di lusso si può riconoscere anche dal copriwater? Io direi di sì. I sanitari moderni hanno modificato l’estetica della cara tavoletta, rendendola più minimale, leggera, silenziosa e smontabile. Approfondiamo subito:

  • il copriwater di un wc di alta gamma è elegante quanto il sanitario stesso: sottile, dall’estetica gradevole, coordinato cromaticamente se i sanitari sono colorati;
  • una delle principali caratteristiche di un wc di design di ultima generazione è la chiusura soft-close, ossia la chiusura ammortizzata, che consente al sedile di chiudersi lentamente senza fare rumore (chi la usa abitualmente sa bene cosa succede quando capita poi di utilizzare un wc con copriwater tradizionale!);
  • ultima frontiera del water di qualità: il sedile deve essere smontabile, dunque deve offrire un sistema di aggancio e sgancio rapido che ne permette la rimozione per la pulizia totale del water.
sedile wc con chiusura ammortizzata soft close e sistema di aggancio e sgancio rapido

Bianchi, colorati, lucidi, opachi: colori e finiture dei moderni sanitari di design

Ogni epoca ha avuto le sue tendenze in quanto a colori dei sanitari: negli anni ’50 è iniziata una vera e propria rivoluzione cromatica, che ha trasformato il bagno nei due decenni successivi portando colori decisi e allegri, in linea con l’ottimismo dell’epoca e con l’estrema voglia di cambiamento. Dai colori pastello (li ricordate i sanitari champagne?) ai toni decisi e intensi degli anni ’70 (blu scuro, rosa antico, verde bosco – qualcuno li ha ancora in casa?) la stanza da bagno ha vissuto un’evoluzione straordinaria, per poi tornare, intorno agli anni ’80 e (soprattutto) ’90 al bianco candido. Colore che ha dominato la scena fino a qualche anno fa, quando nuove tonalità desaturate ed eleganti hanno invaso la stanza da bagno con finiture opache e trattamenti innovativi per migliorare resistenza e brillantezza della ceramica.

Ma quali sono i colori dei sanitari di lusso più amati e di tendenza?

  • sanitari bianchi: sia opachi che lucidi, rappresentano ancora oggi la scelta più comune, probabilmente per la scarsa propensione a osare tipica dei nostri giorni e per il timore di stancarsi di un colore più deciso (chissà perché non dovrebbe stancare invece un bianco);
  • sanitari neri, sia lucidi che opachi: sì, a quanto pare c’è una nutrita nicchia di appassionati dei water neri;
  • sanitari grigi: il grigio piace, forse soprattutto a chi piace il nero ma non ha coraggio fino in fondo (sto scherzando);
  • sanitari tortora o in una colorazione che ricorda nuance terrose, calde, accoglienti sui toni del beige;

Indipendentemente dal colore, i sanitari opachi sembrano piacere molto rispetto a quelli lucidi. Le finiture matt sono decisamente di tendenza: attenzione solo, come raccontavo più su, alla qualità della smaltatura, che può rendere più noiosa e meno soddisfacente la pulizia.

Tendenze: i sanitari oro e argento

In un bagno di altissima gamma possono essere richiesti talvolta sanitari di lusso in finitura oro e argento. Spesso sono richieste da mercati esteri ma può capitare anche in Italia in contesti particolari come residenze esclusive o resort di charme. In questo caso il processo di colorazione è differente rispetto a quello utilizzato per gli altri sanitari colorati: attenzione dunque a verificare la qualità della lavorazione onde evitare cattive sorprese (ovvero: colori poco resistenti ai graffi)

lavabo da appoggio su mensola di marmo finitura oro per bagno di lusso
lavabo e sanitari argentati in un bagno di marmo esclusivo ed elegante
doppio lavabo argento per bagno di alta gamma su mensola sospesa
coppia sanitari sospesi dorati per bagni esclusivi
bagno di lusso in marmo con sanitari dorati e lavabi finitura esterna oro
finitura antigraffio per sanitari oro e argento

 

L’importanza della sostenibilità per un sanitario di alta gamma: dal risparmio idrico al ciclo produttivo green

“L’essenziale è invisibile agli occhi”: Antoine de Saint-Exupéry mi perdonerà ma questa citazione mi pare perfetta per spiegare quanto valore ci sia dietro all’estetica di un sanitario. Cosa c’è, insomma, oltre il design di water di lusso?

Nell’epoca che stiamo vivendo la proposta di un prodotto di alta gamma non può prescindere, secondo me, dal rispetto di alcuni valori fondamentali legati alla sua sostenibilità. E per sostenibilità intendo sia quella del prodotto finito sia quella del suo ciclo produttivo. Ma cosa può voler dire sostenibilità in relazione alla produzione dei sanitari?

  • Risparmio dell’acqua in un wc: lo abbiamo visto più su (Silentech®), un wc di qualità è dotato di uno scarico efficiente, silenzioso ed eco friendly – che permette, cioè, di usare meno acqua possibile pur garantendo la massima pulizia;
  • Riduzione dell’utilizzo dei detergenti chimici: lo spiegavo parlando dei trattamenti superficiali (Cataglaze+®), più sono efficaci più è veloce la pulizia, meno detersivi sono necessari;
  • Made in Italy: se vi chiedete cosa c’entri con la sostenibilità provate a riflettere sull’impatto che ha – al contrario – l’importazione dall’estero, l’esternalizzazione di alcune fasi produttive o l’impiego di manodopera a basso costo;
  • Riutilizzo degli scarti: un altro elemento importante che rende un ciclo produttivo ecosostenibile è quello legato al riuso delle risorse finalizzato alla riduzione al minimo del suo impatto ambientale.
  • Controllo dell’impatto ambientale di ogni fase produttiva, attraverso sistemi di monitoraggio interni e di certificazione esterni.
Certificazione ESG per la ceramica sanitaria: Ceramica Catalano è stata la prima a ottenerla
La certificazione ESG – Ceramica Catalano è stata la prima del settore delle ceramiche sanitarie a ottenerla.
Certificazioni qualità ambientale di Ceramica Catalano
fabbrica di sanitari Ceramica Catalano vista dall'alto
Il grande (e unico) stabilimento di Ceramica Catalano a Fabrica di Roma (VT)

 

bagno di design con lavabi colorati verde acqua Ceramica Catalano

Ultime tendenze: negli ultimi anni la stanza da bagno ha puntato moltissimo sul colore e sulla coerenza cromatica e materica degli elementi. La qualità del progetto e il livello dell’approccio stilistico si denotano anche dall’attenzione prestata a questi aspetti: un bagno di alta gamma spesso coordina il colore dei sanitari e dei lavabi con il resto dell’arredo (il mobile, i rivestimenti, gli accessori o gli altri elementi decorativi). In foto un ottimo esempio di parete divisoria per wet zone o area sanitari.

Sanitari di lusso: riflessioni personali e un consiglio

Premessa doverosa: non conosco tutti i marchi di sanitari oggi disponibili sul mercato, per cui la mia sarà sempre un’opinione parziale dovuta alla mia personalissima e (in quanto tale) limitata esperienza.

Ad ogni modo ho avuto la fortuna di visitare alcune tra le fabbriche più importanti d’Italia e chi mi segue da tempo, anche su Instagram, lo sa. Il blogger tour in Ceramica Catalano (giugno 2024) mi ha stupita piacevolmente e mi fatta riflettere, come avete letto, su questioni che vanno al di là del design dei sanitari. Ho scoperto una realtà attenta non soltanto alla qualità del prodotto (dalle materie prime ai sanitari finiti) ma anche al contesto in cui opera (l’azienda è attiva anche nella formazione della manodopera in collaborazione con gli istituti professionali locali) e all’ambiente – dunque, al nostro futuro.

Dunque, quali sono i migliori sanitari da bagno?

Me lo chiedete spesso, soprattutto su Instagram. Io rispondo sempre nello stesso modo: migliori per chi? E in base a cosa? Le esigenze, sia progettuali che di budget, sono insindacabili. Certo, potrei dire che non consiglierei mai di comprare sanitari online, se non se ne conosce il brand e se non si può verificare la provenienza e la produzione (in caso contrario, non cambia nulla ovviamente). Così come non acquisterei sanitari senza marchio: a chi mi rivolgerei in caso di problemi? Né li comprerei presso la grande distribuzione, risparmiando su uno degli elementi più importanti e duraturi del bagno (oltre che più costosi da sostituire).

Se non posso prendermi la responsabilità di dirvi quali sono le migliori marche di sanitari bagno, posso dirvi che, dopo essere entrata in Ceramica Catalano mi sento di consigliarla a occhi chiusi per il livello altissimo di qualità del prodotto e perché scegliere uno dei loro prodotti significa sostenere il loro operato, la loro mission, i loro valori.

Se ogni scelta d’acquisto che facciamo può dare un contributo al mondo che abitiamo, credo valga la pena affidarci a realtà così. Ciò che ho visto tra le mura di quella fabbrica immensa mi dà fiducia, mi fa credere che esista un modo etico di produrre; in questo caso, sanitari. Mi hanno colpita l’età media dei dipendenti, la quantità di agevolazioni e sostegni alle famiglie, la presenza di responsabili di reparto giovanissimi, l’ordine e la pulizia (che a mio avviso dicono molto della filosofia di un’azienda), la passione e il coinvolgimento con cui ognuno raccontava di sé e del proprio ruolo, così come l’impegno costante e concreto per una produzione realmente sostenibile. In una parola, le persone. Perché io prima di scegliere un prodotto scelgo le persone che ci stanno dietro.

Perché e quanto spendere per i sanitari?

Altra domanda frequente: quanto costano i sanitari del bagno? Anzi, meglio: quanto costano i sanitari di alta qualità? Esiste un range che consente di capire se possiamo avere davanti un prodotto affidabile e resistente? Ora provo ad aiutarvi dandovi qualche riferimento.

I prezzi dei sanitari di lusso possono variare a seconda di diversi parametri:

  • sanitari sospesi vs sanitari a pavimento: i modelli hanno prezzi differenti (i primi sono più costosi – a parità di collezione e brand ovviamente);
  • tipo di finitura: sanitari lucidi e sanitari opachi hanno costi diversi (i primi costano meno quasi sempre);
  • colori: i sanitari bianchi sono proposti a un prezzo più basso rispetto ai sanitari colorati (sia per motivi reali di costi – i bianchi sono più venduti – sia per ragioni di marketing);
  • la qualità della verniciatura: anche se difficile da valutare per una persona non esperta, sappiate che la qualità delle materie prime (le polveri che compongono gli impasti) e delle verniciature incidono notevolmente sul costo di produzione, così come la quantità di fasi automatizzate rispetto a quelle manuali;
  • la presenza della brida: i sanitari di ultima generazione, senza brida e con sistema di scarico a vortice, hanno costi più elevati rispetto a quelli tradizionali;
  • la presenza di ulteriori plus di prodotto, come le finiture opache fuori / lucide dentro (per i water) o il trattamento antibatterico, contribuiscono ad aumentare il prezzo finale;
  • altra cosa che incide sul prezzo finale è il sistema di chiusura ammortizzata dei sedili e il meccanismo di aggancio e sgancio rapido dello stesso: anche qui, un sedile tradizionale è più economico rispetto alle ultime versioni.

Alla domanda “quanto costa un water di qualità” potrei dunque rispondere dando indicazioni molto generiche che possono esservi utili solo a titolo di esempio:

  • il prezzo di un water è di solito scomposto in questo modo: prezzo del sanitario (senza sedile)+ prezzo del copriwater + prezzo delle staffe di supporto (solo per i sanitari sospesi!): orientativamente un water sospeso di qualità (come quelli della collezione Sfera di Catalano, già dotati di scarico Silentech® e smaltatura Cataglaze+®) in finitura bianca lucida ha un prezzo di circa 600 euro di listino staffe e sedile soft-close incluso;
  • il prezzo di un bidet sospeso di qualità si aggira intorno ai 400 euro (faccio riferimento sempre al bianco lucido e prendo come esempio la stessa collezione Catalano per praticità);
  • se il dubbio è quanto costano i sanitari sospesi rispetto a quelli a pavimento, sappiate che non c’è differenza (se non per la necessità di aggiungere il costo delle staffe – intorno ai 50 euro);
  • a questi prezzi va aggiunta una maggiorazione variabile per le finiture satinate, per i colorati e per le finiture speciali (intorno al 50% in più per i colorati/satinati e quasi al 200% in più per i sanitari oro e argento);

 

Avendo come riferimento queste cifre capirete dunque che quando vedo un wc sospeso costare 350 euro incluso copriwater e staffe… mi sorge almeno qualche dubbio sulla sua qualità, resistenza e durata.

Giunti alla fine di questo lunghissimo post spero di essere riuscita a rendere l’idea di quanto sia complesso valutare la qualità di un sanitario di alta gamma e di quanto sia importante conoscerne ogni aspetto per poter scegliere e acquistare consapevolmente. Se avete altri dubbi o domande vi aspetto nei commenti.

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