In questo post inizio il racconto del secondo bagno di casa, collocato in una zona notte separata e diventato il bagno ospiti (nonché appunto il bagno della vasca). Ecco come è stato modificato rispetto alla pianta originale e perché!
[edgtf_dropcaps type=”normal” color=” background_color=”]E[/edgtf_dropcaps]ccoci arrivati al bagno numero 2, anche se in questa casa non c’è un vero e proprio bagno secondario. Anche perché (ve lo anticipavo in uno dei primi post) l’appartamento è tutto su un piano e ha due zone notte separate. Questo quindi è il bagno che affaccia sulla sala, ovvero quello utilizzato durante il giorno e dagli ospiti (anche quelli che dormono da noi, che così hanno la loro privacy e non condividono il nostro), oltre ad essere adiacente al vano lavanderia (ricavato in una rientranza appositamente progettata).
Quando abbiamo comprato l’appartamento tutti gli ambienti erano stati già divisi (e non benissimo, diciamo che se avessi potuto avrei modificato diverse cose) e questo bagno era stato progettato in modo – secondo me – del tutto sbagliato.
1 | La pianta iniziale
A sinistra della porta d’ingresso era predisposta la doccia, che poteva avere massima dimensione 80×90 cm a causa della presenza della finestra sulla parete sinistra del bagno. Su quella di fondo, invece, erano previsti i sanitari, non allineati a causa della presenza di una nicchia creatasi dalla necessità di una colonna scarichi. Sulla parete restante, c’erano gli scarichi per il lavabo.
Cosa non andava (secondo me e per quelle che erano le nostre esigenze):
- i sanitari disallineati, oltre ad essere esteticamente sgradevoli, risultavano scomodi, ed erano posizionati di fronte all’ingresso del bagno (sarebbero stati la prima cosa che si sarebbe notata entrando)
- la doccia sarebbe stata piccola (non minuscola ma nemmeno così comoda) e avrebbe ostacolato la vista della finestra, coprendola, oltre a rappresentare un ingombro fastidioso per il movimento davanti al mobile da bagno
- peraltro lo spazio tra doccia e wc (sotto la finestra) non avrebbe avuto un senso
2 | La pianta ideale
Cosa avrei voluto fare? Il massimo sarebbe stato invertire sanitari e doccia, spostando i primi sulla parete di sinistra e posizionando una vasca sulla parete di fondo in sostituzione della doccia. Questa sarebbe stata la disposizione perfetta degli elementi, che avrebbe:
- evitato la vista immediata dei sanitari
- focalizzato subito l’attenzione sulla zona vasca
- reso più ampio lo spazio destinato al mobile e più comodo il suo utilizzo
Il compromesso finale
Gli accordi che abbiamo preso con il costruttore, però, prevedevano solo alcune modifiche, e quelle desiderate avrebbero reso necessario il rifacimento degli scarichi del bagno (proprio nel momento in cui erano terminati i lavori). In sostanza, avrebbero dovuto spaccare di nuovo tutto il pavimento per riposizionare sanitari e vasca. Oltre a ciò, avrebbero dovuto rifare metà pareti per portare altrove la predisposizione per il radiatore elettrico, già fatta e finita. Una soluzione di compromesso è stata dunque quella che abbiamo poi realizzato:
- il wc è stato semplicemente girato
- il bidet invece è stato spostato di fronte al wc
- la vasca è stata posizionata dov’era prevista la doccia, senza rendere necessari spostamenti di scarichi.
- il radiatore è rimasto dove previsto originariamente.
Dunque, con un intervento limitato il bagno è stato esteticamente rivoluzionato. Ecco il risultato!
Un bagno che mi assomiglia
Anche stavolta, come per il bagno doccia, ho chiesto il supporto progettuale di Carlotta (ndr Berta, unprogetto) per la definizione dello schema dei rivestimenti e per la loro scelta. Come sempre ho in mente 10000 idee e non sono capace di escludere opzioni e giungere a una scelta.
Il bagno vasca: vista dall’alto con simulazione dei rivestimenti
Il bagno è stato diviso in 3 zone distinte, valorizzate da un diverso rivestimento: vasca, sanitari, lavabo. Per ciascuna è stata individuata una diversa collezione di FAP Ceramiche. La palette selezionata è decisamente la mia <3 Azzurro/grigio (il mio colore preferito in assoluto), sabbia (un legame con il mare), bianco (evergreen).
La nicchia (che avrebbe dovuto ospitare il bidet) verrà riempita con delle mensole su misura con la stessa finitura del pavimento, utilizzate come ripiani e come elemento estetico.
I sanitari (approfittando delle modifiche abbiamo fatto predisporre quelli sospesi, mentre inizialmente erano previsti a terra come nell’altro bagno) sono anche stavolta di GSI, della collezione Pura in versione bianco opaco, con finitura Dual Glaze (ma vi dirò meglio in un post approfondito).
La parete a destra della porta d’ingresso (scorrevole) ospita il mobile da bagno, compatto e con profondità ridotta (la collezione scelta è Cubik di Ideagroup, progettata al cm (anche qui c’è bisogno di un post a parte!)
Benissimo, una volta stabilita la posizione dei sanitari e degli arredi… si è posto un grande problema: trovare la vasca da bagno. Ovvero, trovare una vasca di design che avesse l’eleganza di quelle freestanding senza esserlo (ossia restando appoggiata a muro) ma che avesse dimensioni ridotte. Qui davvero avevo mille preoccupazioni e dubbi, fino a quando Albatros non mi ha proposto di realizzare la vasca su disegno!
I rubinetti anche in questo caso sono in acciaio inox, stavolta spazzolato e non colorato. Ero innamorata della collezione Corsivo di Mina e volevo metterla in questo bagno perché adoro la bocca di erogazione per la vasca!
Ok, per chi ama gli spoiler ci sono le stories in evidenza su Instagram!
Il progetto del bagno vasca è stato realizzato grazie alle partnership con: unprogetto | Fap Ceramiche | GSI Ceramica | Mina Rubinetterie | Ideagroup arredo bagno | Albatros Wellness