La cultura giapponese del bagno mi affascina da tempo, sin da quando, anni fa, scoprii della tradizione dell’ofuro e iniziai a collezionare immagini di bagni giapponesi. Dopo aver riassunto gli elementi tipici di un bagno giapponese in questo post vi rivelo cosa ruberei a questi interni e come arrederei un bagno in stile giapponese.

La stanza da bagno giapponese

bagno in stile giapponese
Cosa ruberei ad un bagno giapponese? La doccia aperta sulla vasca da bagno – Image Credits
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Cosa ruberei ad un bagno giapponese? La doccia aperta sulla vasca da bagno | Yamagata, hotel Ginzan Onsen Fujiya by Kengo Kuma – ph.  source: Archiportale

Ricreare nelle nostre case un vero e proprio bagno giapponese sarebbe impensabile, o quanto meno singolare. Questo perché, per ragioni che affondano nella loro splendida cultura, in Giappone la stanza da bagno è concepita in modo completamente differente dalla nostra.

  • Il water (nella maggior parte dei casi è più corretto parlare di washlet, ossia un combinato tecnologico di wc con differenti funzioni quali bidet, asciugatura, perfino musica per coprire i rumori e diffusione essenze per coprire gli odori – i giapponesi quando fanno le cose le fanno per bene): è posizionato in un ambiente a sé, perché i giapponesi ci tengono all’igiene assoluta, e ritengono che il wc debba stare separato dal resto. Sulla passione (mania) dei giapponesi per la pulizia ho perfino letto un libro interessantissimo (Toilet cleaning management)!
  • il bidet dunque non esiste.
  • Il lavabo: in genere è un semplice lavamani che fa da anticamera alla “restroom”, all’area relax, alla zona regina di tutto il concetto di stanza da bagno giapponese (segue).
  • La zona dedicata alla vasca da bagno (e doccia). Metto doccia tra parentesi perché qui potremmo iniziare un poema. Quando si parla di farsi il bagno i giapponesi fanno sul serio, per loro è un’istituzione vera e propria, una tradizione millenaria (l’ofuro di cui parlavo prima e che si va potete approfondire leggendo un vecchio post). In genere questa zona è grande quanto un nostro bagno e prevede una vasca da bagno – in legno per tradizione ma nei bagni moderni non è escluso che sia un arredo di design – e un’area per farsi la doccia, rigorosamente prima di immergersi in vasca. Spesso per separare questa grande zona relax c’è un vetro fisso più o meno grande a seconda dell’ambiente.
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Abitazione privata: vedete in questo caso il lavabo esterno e un ambiente separato in cui il vetro chiude una zona adibita per il relax, con doccia aperta e vasca da bagno | Hiratsuka City, Japan – design by Far East Design Lab. –  ph. source Design Milk
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Vasca da bagno (coperta) e doccia aperta per questo bagno di un’abitazione privata a Tokyo – design by RCK Design | Ph- source Trendir

Un po’ difficile quindi concepire i nostri bagni in questo modo, dovremmo ripensare il modo di progettare tutta la casa. Interessante, ad ogni modo, sbirciare in queste case e scoprire, partendo dalla stanza da bagno, culture e abitudini lontane dal nostro modo di pensare. Tralasciando dunque alcuni aspetti, cosa ruberei davvero a questi bagni giapponesi riadattando il concetto agli interni occidentali?

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Progetto di interni di un’abitazione giapponese. Notare la distribuzione degli elementi che da noi è in un unico ambiente. Design Sinato Architecture

Cosa ruberei quindi? La doccia aperta!

Ebbene sì, ciò che più mi affascina è l’ampia zona doccia e vasca che nei bagni giapponesi è costituita da una vasca freestanding, una colonna doccia esterna (vicina alla vasca), talvolta separata dal resto del bagno da un vetro fisso.
Chiaro. La doccia aperta ha i suoi pro e i suoi contro, va amata incondizionatamente. E va inserita in un bagno di dimensioni molto generose. O forse si tratta di abituarsi all’idea che qualche goccia d’acqua in giro non è poi la fine del mondo (io la preferisco a guarnizioni annerite, binari sporchi e impossibili da pulire, ecc ecc…)

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Cosa ruberei ad un bagno giapponese? La doccia aperta sulla vasca da bagno – credits

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Un bagno in stile giapponese… a Phoenix! In realtà in questo caso l’unica similitudine è proprio il fatto di avere un’ampia zona doccia con vasca, separate da un vetro fisso aperto. Ph. source DWELL

Una doccia aperta, in pure stile giapponese

Se anche a voi non dispiace l’idea di lasciare aperta la zona doccia e creare un bagno in stile giapponese, considerate che dovrebbero almeno esserci questi elementi:

  • il piatto doccia è incassato a filo pavimento e piastrellato, con canalina di scarico per lo scolo dell’acqua;
  • la colonna doccia è esterna alla vasca, sopra la canalina ovviamente
  • la vasca è appoggiata a muro o freestanding a seconda degli spazi; in legno sarebbe perfetta!
  • il vetro fisso, che se nei bagni giapponesi a volte manca, perché lavabo e sanitari sono altrove, nel nostro caso sarebbe un elemento obbligatorio per dividere l’ambiente e proteggere il più possibile dagli schizzi. Un esempio?

Il separè Materia by Megius

Vetro fisso per doccia Separè by Megius
Materia by Megius è il vetro perfetto per il bagno in stile giapponese: la cover della barra di supporto è disponibile su richiesta con lo stesso legno scelto per il progetto d’arredo bagno. Il vetro fisso è realizzabile ovviamente a misura.

Il vetro fisso ideale per il bagno in stile giapponese. Perché?

Perché ve lo suggerisco? Perché il legno è una delle finiture protagoniste del bagno in stile giapponese, e con Materia è possibile abbinare perfino la barra di supporto. La cover della barra infatti è personalizzabile: è disponibile di serie in varie finiture (jeans, alluminio, pelle, teak e minx – un tipo di resina) ma è personalizzabile perfino nella finitura del legno, basterà mandare un campione dell’essenza utilizzata nel progetto d’arredo. I dettagli sono essenziali in un progetto d’arredo che si ispira al rigore e alla cultura giapponesi.

bagno in stile giapponese
Un bagno in stile giapponese con un separè doccia made in Italy: Materia by Megius (in foto la versione per piatto doccia ma il modello è realizzabile su misura.

Potete approfondire sulla pagina dedicata alla collezione, che non include solo vetri fissi >> Materia by Megius

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Un bagno in stile giapponese, con doccia e vasca separate da un vetro fisso – ph. credits Newzealanddesignblog.com
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Un bagno in stile giapponese: il vetro fisso separa la zona doccia/vasca dal resto del bagno.
Ph. source Interiorsaddict.com

Pattern e decor per un bagno in stile giapponese

Al di là della divisione degli spazi e della collocazione degli elementi d’arredo e dei sanitari, se lo stile giapponese rientra nelle vostre corde, ci sono altri piccoli accorgimenti per creare un ambiente assolutamente zen e orientale.

  • il legno naturale: sì, dovrebbe essere il protagonista del progetto d’arredo.
  • Spugne e biancheria: a quanto pare i giapponesi ci tengono parecchio, e tempo fa scrissi perfino un post su una collezione di asciugamani giapponesi.
  • Pattern: per i rivestimenti potreste optare per piastrelle con pattern orientaleggiante, come quelli qui sotto (di Made a Mano, marchio che adoro).
  • vapore: ok, sto scherzando. Ma il bagno giapponese è caldo, caldissimo. Praticamente dovete lessarvi in vasca da bagno ;-p
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Un bagno in stile giapponese: vasca da bagno in legno, piastrelle con pattern giapponese (in foto la collezione stupenda di Made a Mano – a sx, in alto e in basso) || Ph. credits 1 – 2- 3 (per i tre bagni).

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In collaborazione con Megius©

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