Questo post è dedicato agli scettici e a tutti coloro che non riescono ancora a capacitarsi di come si possa mettere la carta da parati in bagno. Ho preparato una selezione di modelli con alcune informazioni tecniche sui rivestimenti e raccolto alcune foto tratte dalle collezioni di 5 aziende – rigorosamente made in Italy.
Un post che rimando da… mmm, vediamo… 2 anni? No, credo di più. Mi ripromettevo sempre di approfondire tecnologie di produzione, brand e collezioni, dettagli tecnici di posa e consigli di manutenzione. Se non altro per cultura personale. Ecco, con un appena lieve ritardo finalmente direi che ci siamo. Ho cercato qualche informazione su brand non già noti ma confesso che me ne aspettavo di più (chiaramente ho preferito menzionare aziende italiane per il momento, non è detto che non ci siano brand stranieri d’eccellenza nel settore).
MA COME, LA CARTA DA PARATI IN BAGNO? MA ANCHE NELLE ZONE PIÙ UMIDE?
Sì, o meglio… dipende. Dobbiamo senza dubbio cancellare definitivamente l’idea di carta da parati che giace sbiadita nei nostri ricordi anni ’70-’80. Cancellata? Bene. Le attuali proposte delle aziende si avvalgono di tecnologie di stampa e produzione capaci di offrirci rivestimenti dalle prestazioni eccezionali, tali per cui oggi una “semplice” carta da parati può essere posata in un salotto come in un bagno, in un ambiente piscina, su una facciata esterna, o a pavimento.
A seconda della tipologia di supporto (intendo muratura o cartongesso) e di ambiente si andrà a scegliere il rivestimento più adatto, tenendo conto delle criticità del caso, come può essere l’umidità di una stanza ad alto contatto con acqua (il bagno, ma anche la cucina), o l’assenza di finestre con conseguente difficoltà di aerazione per esempio.
Attenzione dunque a scegliere un rivestimento di alta qualità e traspirante, pena il danneggiamento delle pareti e la difficoltà di manutenzione negli anni. Rivolgetevi a rivenditori specializzati e posatori esperti, sicuramente sapranno consigliarvi sulla carta da parati più adatta al vostro bagno.
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MA VENIAMO ALLA CARTA DA PARATI IN BAGNO! QUALI MATERIALI PREFERIRE?
Dando per scontato che la carta o i tessuti non trattati siano da scartare per ovvie ragioni, in un bagno sufficientemente arieggiato si potrebbe utilizzare una carta da parati vinilica impermeabile, anche se questa non è adatta alle pareti con diretto contatto con acqua (nella doccia, sulla vasca o sui lavabi e sanitari). Potrebbe essere una soluzione decorativa in sostituzione della pittura lavabile al di sopra delle piastrelle, fino al soffitto, o sul sottitto stesso. Così come potrebbe essere un’idea per personalizzare un’ampia parete libera (che so, mi immagino la parete lunga di un bagno a fascia di fronte la quale sono installati tutti gli arredi).
E SE VOLESSIMO RIVESTIRE LA DOCCIA?
Beh, oggi si può. Non dovremmo nemmeno chiamarla più carta da parati forse! La maggior parte delle proposte è infatti in fibra di vetro come vedremo più sotto. Prima però vediamo cosa ha sviluppato uno dei brand leader del settore, il primo (credo, non ne sono certa) a proporre la carta da parati in bagno.
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Wet System di Wall & Decò
WET SYSTEM™ è l’ormai famoso sistema brevettato da Wall & Decò e lanciato circa 4 anni fa che consente di personalizzare anche ambienti molto umidi come appunto il bagno o le piscine, le palestre, le spa, ecc…
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Si tratta di un rivestimento tecnico capace di unire la funzione estetica / decorativa con quella di impermeabilizzazione delle guaine liquide. WET SYSTEM™ infatti impedisce il passaggio di acqua nello strato sottostante garantendo l’impermeabilità delle superfici trattate in ambienti umidi come bagni, box doccia o anche cucine e la resistenza all’abrasione, all’ingiallimento o ai detergenti chimici per l’igiene domestica.
Il sistema è costituito da 4 componenti (primer, colla, tessuto tecnico decorato e superficie protettiva) ed è unico nel suo genere (è stato infatti brevettato a livello internazionale).
I plus di Wet System?
- lo spessore di 1,5 mm (pensate ai vantaggi in caso di ristrutturazione senza dover alzare il livello del pavimento)
- la possibilità di posarlo su superfici esistenti (intonaco civile, calcestruzzo, cartongesso, vetro e piastrelle ceramiche)
- i ridotti disagi in caso di posa (poco rumore e polveri per esempio)
L’azienda ha anche sviluppato un rivestimento per esterni che ribalta completamente l’idea di “carta da parati” classica e apre nuovi orizzonti decorativi per le facciate degli edifici.
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Carta da parati in fibra di vetro
Una selezione di proposte made in Italy
Per gli ambienti umidi e a diretto contatto con l’acqua è impensabile l’utilizzo di una carta da parati classica in cellulosa o comunque non studiata appositamente per questo tipo di utilizzo. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le proposte di carte da parati in fibra di vetro, applicabili non solo a parete ma anche a pavimento, per un effetto decorativo impensabile fino a pochi anni fa. Ecco qualche proposta rigorosamente made in Italy.
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Wallpaper On Demand di N.O.W. Edizioni | David Selection
La collezione Wallpaper On Demand di N.O.W. Edizioni include carte da parati, affreschi digitali e fibra di vetro realizzati su misura. La tecnologia impiegata consente di realizzare soggetti in diverse combinazioni cromatiche evitando le ripetizioni modulari e tutti i decori possono essere proposti su fibra di vetro.
Il brand, ideato da Pietro Gaeta e N.O.W. Lab Milano, ha aperto il 2017 con 18 nuovi decori firmati dallo stesso Gaeta che vanno ad arricchire la David Selection lanciata nel 2011 e che include tra le altre proposte anche oggetti e complementi di design realizzati in piccola serie da abili artigiani italiani.
“Punto di riferimento e ispiratore del progetto: il David di Michelangelo. Un David contemporaneo, edonista, espressione di bellezza, forza e vigore, un guerriero, un artista, un poeta. La linea prende ispirazione da disegni presenti nell’immaginario comune, spesso appartenuti al passato. Gli oggetti sono accomunati da un elevato livello di contaminazione tra artigianato e design, da una raffinata composizione tra alto e basso contenuto tecnologico e da una piacevole e contemporanea “concessione al decoro”” (copio dal sito!)
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Crazy Paper by Momenti
Momenti l’ho scoperta al Cersaie 2015, ricordo uno stand ricco di decori e spunti d’arredo, mobili di design rivestiti in fibra di vetro, molto colore e calore. Ho approfondito le proposte di carta da parati in fibra di vetro per questo post ma anche in questo caso l’azienda offre davvero molto di più.
Il brand è nato nel 2005 da un’idea di Matteo Bagnai e nell’ambito delle superfici decorative per interni propone 3 differenti tessuti tecnici:
- Tecno Fiber
- Lux Fiber
- Acoustic Fiber
Tutti firmati da Emiliano Besana, Overdrive.
I rivestimenti CRAZY PAPER sono realizzati con filati speciali di fibre di vetro molto sottili, ottenute in fusione a una temperatura di 1400°C. Questa lavorazione consente alle fibre di mantenere inalterate le caratteristiche chimiche e fisiche del vetro. Oltre a ciò, i tessuti CRAZY PAPER sono trattati con uno speciale appretto che ne facilita la posa in opera.
Altri plus?
- Crazy Paper permette di nascondere crepe e fessurazioni, è quindi perfetto anche in caso di assestamento delle pareti
- I tessuti Crazy Paper sono resistenti. Ad urti, strappi, abrasioni, detersivi e disinfettanti.
- Sono ecologici ed igienici, perché realizzati con materie prime naturali.
- Sono traspiranti, dunque non rischiano di creare condensa o problemi alle pareti
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EQ Dekor di Inkiostro Bianco
Inkiostro Bianco produce sia carta da parati vinilica (anche questa adatta all’installazione in bagno ma non indicata per le pareti a stretto contatto con l’acqua come quelle di docce o vasca) che rivestimenti in fibra di vetro EQ Dekor, nati dalla collaborazione con la nota Mapei. Tutti i soggetti proposti dall’azienda (parecchi frutto dell’estro creativo di designer con cui ha collaborato nelle differenti collezioni) possono essere riprodotti su entrambi i materiali.
EQ Dekor è realizzato in tessuto bidirezionale in fibra di vetro, che conferisce al rivestimento maggiore stabilità e flessibilità allo stesso tempo. Le prestazioni eccezionali di questo materiale gli conferiscono resistenza al distaccamento dalle pareti perfino in caso di terremoto. Le fibre di vetro di EQ Dekor sono inoltre trattate superficialmente con un appretto a base poliuretanica resistente agli alcali.
LA CARTA DA PARATI A PAVIMENTO? SÌ, ESSENDO MOLTO RESISTENTE ALL’USURA, EK DEKOR DIVENTA IDEALE ANCHE IN ZONE UMIDE O PAVIMENTI AD ALTO CALPESTIO.
Design By Giocoadue (2014) Collezione Giocoadue
I plus di EQ Dekor:
- Resistenza: alla trazione, agli agenti atmosferici, all’abrasione, alla rigatura, alle aggressioni chimiche del cemento, ai raggi ultravioletti
- Inalterabilità: non ingiallisce, non arrugginisce
- Stabilità dimensionale
- Leggerezza e maneggevolezza
- Facilità di applicazione: semplice sia da tagliare che da adattare al supporto, veloce nella posa e dunque perfetto nelle ristrutturazioni
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FIBRA di Rexa Design
Anche Rexa Design, marchio noto nell’ambito dell’arredo bagno di design (e che a me piace tantissimo!) propone una piccola collezione di carte da parati per bagno, nata – se non erro – proprio grazie alla collaborazione con Inkiostro Bianco.
Un rivestimento per pareti e pavimenti totalmente impermeabile e realizzato con un materiale impiegato nell’edilizia antisismica, decorato con motivi semplici ispirati alla lavorazione tessile. 4 infatti i pattern proposti: Spigato, Nattè verde, Nattè beige, Nattè blu.
Dai, vediamo, di tutti gli scettici che hanno letto questo post… sarò riuscita a convincere qualcuno?
(Ditemi di sì ché ne va della mia autostima)
2 risposte
BUON GIORNO , VOLEVO CHIEDERE SE E’ POSSIBILE COLLOCARE QUESTO RIVESTIMENTO ALL’INTERNO DI UN BAGNO DI VAPORE, ESEMPIO NEL PAVIMENTO OPPURE IN PARETE PER POI COPRIRLO CON RESINA EPOXIDICA.
GRAZIE RESTO IN ATTESA PER UNA RISPOSTA
Buongiorno Roberto!
Esistono alcuni modelli che nascono già pronti per la posa in ambienti umidi, senza bisogno di ulteriori trattamenti.
Prova a vedere Glamfusion di Glamora per esempio!
O anche il Wet System di Wall&Deco.