Da un appunto annotato durante l’ultimo Cersaie parte una riflessione che affronta uno dei dubbi più ricorrenti che ci si pone oggi, quando arriva il momento di scegliere i rivestimenti. Chi si schiera dalla parte dei materiali naturali (pietra, marmo, legno) e delle ceramiche artigianali punta il dito contro il gres, colpevole di saper imitare – ormai praticamente alla perfezione – pattern e finiture materiche. Voi da che parte state, e perché?
[edgtf_dropcaps type=”normal” color=” background_color=”]H[/edgtf_dropcaps]o ritrovato una nota che mi ero fatta il primo giorno di Cersaie. Era nella lista dei post da scrivere, lista ancora non spuntata del tutto (anche se qualcuno mi odierà perché sto parlando di Bologna da settembre!), e volevo – anzi dovevo – condividerlo con voi perché sono curiosa di conoscere l’opinione dei lettori di BesideBathrooms.
Parto dall’inizio. Ero in visita allo stand di Ceramica Sant’Agostino, che quest’anno ha portato in fiera alcune delle collezioni più rappresentative del brand e 4 nuovissime proposte. Tra queste, Vita: gres effetto maiolica. Colorata, viva, trendy, mi è piaciuta e l’ho pubblicata quasi subito sulla pagina facebook, insieme ad altri scatti dello stand.
COLLEZIONE VITA: GRES PORCELLANATO EFFETTO MAIOLICA. La bellezza del Mediterraneo, del suo calore e dei suoi colori, rivive su gres grazie a una collezione che è omaggio dichiarato all’artigianalità e alla storia della ceramica italiana.
[edgtf_button size=”small” type=”outline” text=”Scopri Vita” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.ceramicasantagostino.it/it/cersaie-2018/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=”#d5cabf” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
Sotto il post (per capire davvero ciò che sto dicendo vi consiglio di leggere i commenti: eccolo), si è scatenata immediatamente una polemica (poi diventata però una discussione interessante, al di là dei toni accesi iniziali che non amo). Pare infatti che esistano due veri schieramenti… sono curiosa di sapere voi da che parte state! Io vi dirò la mia.
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LE STRAORDINARIE POSSIBILITÀ OFFERTE DAL GRES PORCELLANATO E DALLA STAMPA DIGITALE SU CERAMICA
Il mio punto di vista, che ho anche spiegato in quel frangente, è questo: non vedo in che modo il gres, e con esso il progresso tecnologico che permette oggi alla stampa digitale di rappresentare su ceramica infiniti pattern e decori anche in rilievo, vada in concorrenza con i materiali naturali o i prodotti originali che reinterpreta.
“Imita“, “Scimmiotta“, mi correggeranno i puristi del marmo / legno / vietrese & co.
Reinterpreta, ribadisco io. Perché i primi due termini hanno un’accezione negativa che non mi piace, presuppone la volontà di rubare qualcosa (prestigio? mercato?).
Non si può impedire alla tecnologia (nel 2018!) di progredire e offrirci sempre più possibilità progettuali e decorative. Sarebbe assurdo. Il risultato è semplicemente l’aggiunta di un prodotto all’ampia gamma di opportunità che ci si trova davanti quando si arreda un bagno (o l’intera casa).
Collezione Oxidart: gres porcellanato effetto lamiera ossidata e acidata. Grazie alla stampa digitale, si porta sul gres l’effetto di fogli di metallo lasciati ossidare naturalmente all’aria. Perfetta in interni dallo stile industrial chic, di ispirazione sì industriale e urbana ma più eleganti e sofisticati. Un richiamo accennato alla bellezza newyorkese e ai suoi invidiati loft.
[edgtf_button size=”small” type=”outline” text=”scopri oxidart” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.ceramicasantagostino.it/it/prodotti/collezione/oxidart/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=”#d5cabf” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
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Gres effetto legno, gres effetto marmo, gres effetto cuoio, gres effetto cementine, gres effetto maioliche, gres effetto metallo, gres effetto cemento.
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I vantaggi offerti dal gres sono palesi, a livello di prestazioni.
- è resistente: a graffi, usura, calore, freddo, flessione, carichi pesanti;
- è igienico (la ceramica resta sempre il materiale più igienico per il bagno);
- è idrorepellente e inassorbente (direi una delle cose più importanti negli ambienti umidi, no?);
- è facile e veloce da pulire, non è delicato e resiste ai prodotti chimici.;
- è inalterabile (resiste ai raggi UV non modificando il suo aspetto);
- è disponibile in una varietà di formati (e spessori) oggi incredibile.
Per quanto eleganti e incredibilmente belli, i materiali naturali non possono offrire la stessa praticità purtroppo. Se poi si cerca la storia, il prestigio, il lusso, l’imperfezione originale, la materia naturale, d’accordo. Ma parliamo di due scelte non in concorrenza tra loro.
Chi vuole marmo, pretende marmo. Chi ama il legno, conosce le essenze e cerca il legno con le sue imperfezioni. Chi conosce l’artigianalità delle ceramiche vietresi mai e poi mai prenderà anche solo lontanamente in considerazione una sua riproduzione su gres, se non per vincoli economici (ma in quel caso è una vendita persa in partenza, non “per colpa” del gres effetto maiolica, no?). E così via. La polemica, insomma, a mio avviso non sussiste.
In alcuni casi, il gres rappresenta anche una scelta di prezzo, perché nel caso di materiali molto pregiati (marmi preziosi, essenze particolari, maioliche artigianali) può costare molto meno ed essere un’alternativa allettante. Sta al gusto di chi arreda (e alla professionalità dei progettisti) individuare le migliori collezioni di gres porcellanato per evitare scelte di cattivo gusto.
Collezione Newdecò: gres effetto graniglia di marmo. Ispirata ai maestosi palazzi seicenteschi della nobiltà veneta, questa collezione combina cromie e geometrie semplici in omaggio al terrazzo veneziano. Ideale in interni e bagni contemporanei che non vogliono rinunciare all’eleganza di epoche indimenticate.
[edgtf_button size=”small” type=”outline” text=”Scopri Newdecò” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.ceramicasantagostino.it/it/cersaie-2018/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=”#d5cabf” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
C’è gres e gres.
La tendenza contemporanea vede il gres assumere volti differenti, performante e trasformista quale è. La creatività e lo stile di ogni azienda danno vita a collezioni più o meno particolari, ciascuna con il proprio imprinting. Sant’Agostino, visto che la riflessione è partita dal suo stand, è uno dei brand che visito ogni anno, da sempre (e io frequento il Cersaie dal… 2004, se non erro). Perché attraverso le sue creazioni ho un’idea precisa di quali sono le tendenze, i traguardi del design e della tecnologia, gli stili e le palette cromatiche del momento.
Quest’anno il gres di Ceramica Sant’Agostino raccontava la bellezza del mondo. Un progetto ambizioso, se ci pensate: può la ceramica rappresentare i panorami, le suggestioni, la storia di paesi e culture? Possono questi ultimi ispirare pattern, decori, texture? Quando ho letto il comunicato stampa mi sono segnata immediatamente l’appuntamento. E quello che vedete riassunto fotograficamente in questo post è un assaggio del viaggio ideale proposto da Sant’Agostino attraverso le superfici ceramiche.
In seguito a quel post su facebook io mi sono domandata come possa una proposta di questo tipo (ma poteva essere anche di un altro brand) minacciare in qualche modo i materiali che reinterpreta.
Collezione Lakewood: gres porcellanato effetto legno oliato. Venature delicate, bordi sbussati, superficie luminosa e liquida alla vista: Lakewood ricrea l’estetica di un legno piallato a mano e patinato, dall’aspetto originale e unico, ottenuto grazie ad un processo di ricerca e sviluppo che mira sempre all’eccellenza. L’omaggio è ai paesaggi maestosi del Nord America e alle essenze pregiate di legni provenienti da quelle zone.
[edgtf_button size=”small” type=”outline” text=”Scopri Lakewood” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.ceramicasantagostino.it/it/prodotti/collezione/lakewood/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=”#d5cabf” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
Sono quindi d’accordo con chi non ama il gres porcellanato quando parliamo di prodotti di bassa qualità e di imitazioni di materiali davvero improbabili ed evidenti. Quando però mi trovo di fronte a collezioni come quelle presentate da Ceramica Sant’Agostino (o come altre che spesso vi racconto attraverso questo blog) non posso non rimanere colpita dalla straordinarietà del risultato.
Venature di marmi, nodi di essenze, rilievi realistici, colori naturali. Il gres porcellanato ci offre una opportunità progettuale prima d’oggi impensabile e a questo punto, secondo me, irrinunciabile.
Nella parola “originale” sta tutto il vantaggio di marmo, legno, pietra, cemento e altri materiali naturali. Non occorre alcuna polemica, né specifica.
Solo una cosa è necessaria, a mio avviso: fare cultura in fase di acquisto, e spiegare bene a chi deve comprare quali sono le differenze tra i vari materiali disponibili, specificando pro e contro di ogni scelta.
Voi cosa dite? Vi schierate apertamente o come me siete convinti che non ci sia una reale concorrenza tra gres porcellanato e materiali naturali? Cosa ne pensate dei commenti sotto quel post su facebook?
Collezione Via Appia: gres effetto marmo travertino. Un inchino ceramico alla grandezza della storia di Roma e ai suoi marmi pregiati: il travertino navona rappresenta il marmo classico per antonomasia, la bellezza eterna, eterna come la nostra capitale. Le venature di questo marmo vengono perfezionate ottenendo idealmente il bello assoluto, tradotto su gres porcellanato.
[edgtf_button size=”small” type=”outline” text=”Scopri APPIA” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.ceramicasantagostino.it/it/prodotti/collezione/appia/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=”#d5cabf” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
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Post in collaborazione con Ceramica Sant’Agostino
2 risposte
Il gres ha il vantaggio di essere praticamente inalterabile nel tempo: non avrà mai un aspetto vissuto come il legno, il marmo o la pietra. Questo puo’essere considerato un plus oppure un limite. Personalmente ritengo che un parquet vero non abbia rivali: il suo calore e la sua tattilità non sono nemmeno paragonabili a qualsiasi gres, anche quelli con smalti effetto silk touch. La diversità delle tessiture dei prodotti naturali non è paragonabile a quella del gres, pure a fronte di decine di “facce” diverse delle singole lastre. A mio parere una tavola di Parquet made in Germany 14×200 (non cinese, che per altro hanno anche prodotti di altissimo livello, basta pagare) che trovo sul mercato a 38/43 euro al mq non è nemmeno da confrontare con una tavola 20×120 o 30×180 della azienda (di altissimo livello, sia chiaro) che lei pubblicizza in questo suo post e che esce sul mercato ad un paio di euro in meno rispetto al legno vero (quando va bene), tenendo poi conto che i costi di posa della ceramica con livellatori e collanti sono praticamente uguali a quelli del parquet.
Buongiorno Paolo, e grazie per aver commentato.
Forse mi sono spiegata male, il fatto è che secondo me non ha senso proprio il confronto. Come ribadisce, non c’è paragone. Ma neanche sta in piedi il fatto stesso di metterli in “gara”.
Sono due prodotti differenti, punto. Offrono un’alternativa. Proprio perché chi conosce i pregi del legno (e ne accetta le conseguenze) pretende legno, non una sua riproduzione. Ma la matericità dei prodotti naturali a mio avviso non può mettere in cattiva luce un prodotto tecnologico come il gres. E le collezioni illustrate dimostrano che esteticamente può davvero fare cose incredibili.
Tutto qui 🙂
Siamo fortunati a vivere in un’epoca che ci dà così tante possibilità progettuali. Ho voluto sottolineare che credo sia controproducente puntare il dito contro gli effetti del progresso tecnologico che coinvolgono i materiali per l’architettura.
Grazie per il suo punto di vista. Buon Natale 🙂