Come fotografare il bagno: una piccola guida per valorizzare la stanza da bagno in foto

Un post insolito sulla fotografia d’interni, o meglio, sulla fotografia di interni di bagni: consigli per scattare foto migliori, valorizzare le stanze da bagno facendole apparire luminose ed eleganti, ampie e accoglienti. Per chiunque debba fare foto di bagni per siti di agenzie immobiliari, hotel o altre strutture ricettive.

Perché capita tantissime volte di imbattersi in immagini che non invitano assolutamente a visitare una struttura oppure un appartamento in affitto o in vendita. Vero?

Eppure in alcuni casi basterebbe saper fotografare i bagni in modo corretto per evitare brutte impressioni ed invogliare un potenziale cliente a prenotare. Certo, poi in alcuni casi la situazione resta drammatica (come in questo), però…

Come fotografare il bagno?

 

A questo punto ho pensato di dare alcune indicazioni su come fotografare il bagno, in modo da poter essere utile a chiunque debba scattare fotografie di bagni: non solo dunque gestori di hotel e B&B, ma anche home stager, agenti immobiliari o semplici privati (magari dovete vendere o affittare casa e state per scattare le fotografie).

Non essendo una fotografa professionista (uno dei miei millemila sogni irrealizzati) i miei consigli non sarebbero stati così autorevoli, dunque ho deciso di far intervenire due esperti: un fotografo – Alex Lorenzini e una home stager – Marta Nannetti, conosciuti entrambi l’anno scorso a Milano durante il Workshop di fotografia d’interni di Karisma Home Staging.

Ho chiesto loro di darci alcune dritte per imparare a fotografare il bagno, e mi hanno dato talmente tante indicazioni che ho dovuto dividere il post in due. Questa è la prima puntata!

Lascio la parola a Marta: le ho chiesto alcuni suggerimenti di stile per valorizzare il bagno prima dello scatto, in modo da enfatizzarne i pregi e nasconderne magari i difetti.

 

Fotografare immobili: valorizzare il bagno con i consigli di stile della stylist

Marta Nannetti Home Stager Milano

Marta Nannetti: laureata in Architettura e appassionata di Arte contemporanea, durante l’università ha collaborato come assistente presso la  Galleria Studio Guenzani di Milano, occupandosi di allestimenti e  PR. Successivamente, ha iniziato a lavorare come stylist per varie testate di arredamento/design maturando un’esperienza ventennale. Da due anni è docente presso Karisma Home Staging, insegna l’arte di preparare le case per la vendita e le linee base dell’organizzazione degli ambienti.

I consigli di Marta Nannetti

 

Ecco i suoi consigli, orientati soprattutto all’home staging, ma validi per tutte le situazioni:

  • Nel caso di bagni da ristrutturare, o non finiti, creare una sensazione di piacevole accoglienza in un punto vicino all’ingresso del bagno, per creare fin da subito il focus dell’ambiente valorizzandolo al massimo.
  • Presentare il wc con la tavoletta abbassata ed ordinare gli accessori (rotolo ed eventuale scopettino, assolutamente vietato l’entry level di plastica da pochi euro)
  • Evitare assolutamente la presenza (in corrispondenza del bidet, della vasca, del lavandino ed in qualsiasi altra zona) di oggetti e prodotti di igiene personale e/o pulizia. Vietatissimo: scopettoni con secchi, cesti di indumenti e tessili accatastati e di colori accesi e mal assortiti.
  • Presentare i tessili in nuances studiate e materiali naturali, ben arrotolati e , se possibile, raccolti in fili di rafia naturale appoggiati su vassoi, sgabelli in legno. Accompagnare con piante, fiori da bagno come l’orchidea (anche finta) e/o candele in tre elementi di diversa dimensione ma colori simili.
  • Attenzione massima allo specchio, nella foto, controllare l’immagine riflessa , deve confermare ordine e pulizia non mostrare particolari trascurati o disordine.
  • Sempre e soprattutto, pulizia estrema degli elementi, ceramiche e rubinetteria .
  • Tappeto: mai misero, in textures naturali in nuance con i tessili
  • Non va trascurato il punto luce, la solita plafoniera va sostituita con un paralume in carta di riso che ben si accosterà ai materiali naturali , mood di tutta la stanza da bagno.
  • Nella foto, evitare la centralità di elementi tecnici non utili (boiler, tubi dietro la colonna del lavandino,caloriferi non di valore estetico), cercando di far risaltare le dimensioni, quindi foto in verticale se pianta allungata e orizzontali per tutti gli altri casi.
  • Se partiamo da un bagno da ristrutturare, potrebbe essere utile un accorgimento in puro stile home staging, che è pitturare le piastrelle anziché sostituirle. E’ evidente che sostenere spese di ristrutturazione è ben diverso dal semplice utilizzo di una vernice epossidica.

 
Ecco alcune immagini fornite da Marta per rendere meglio l’idea:
 

 

Dunque, che voi siate privati in procinto di affittare/vendere casa, gestori di B&B o piccoli hotel decisi a fare un servizio fotografico fai da te, travel blogger, agenti immobiliari, home stager o aspiranti tali… prestate molta attenzione alle fotografie del bagno.

Fotografia interni: il bagno visto da un fotografo professionista

Ho chiesto aiuto anche a un fotografo d’interni – conosciuto proprio durante il corso -: Alex Lorenzini ci fornirà dettagli più tecnici e consigli per chi già mastica qualcosina di fotografia. Niente paura, la maggior parte delle indicazioni sono suggerimenti che tutti possono mettere in pratica!

Anche Alex, come Marta, tende a dare indicazioni valide soprattutto per allestimenti di home staging, ma vedrete che le troverete utili per eseguire fotografie di interni di ogni tipo.

Come fotografare il bagno: Alex Lorenzini fotografo

Alex Lorenzini: nato a Rimini nel 1985, romagnolo, viene da Bellaria Igea Marina un piccolo paese di mare. Innamorato da sempre della fotografia, si avvicina al design d’interni lavorando per un atelier del suo paese per alcuni anni. Nel 2010 si iscrive all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano e con l’ esperienza lombarda allarga il suo interesse per il ritratto, il nudo ma soprattutto per la fotografia di messa in scena, ispirandosi a Recuenco, suo punto di riferimento assieme a Jan Saudek e Annie Leibovitz.

Fare belle foto di bagni: come fare e quali errori evitare?

“Anche se non può essere una considerazione immediata, bisogna riconoscere che il momento del reportage fotografico dell’ allestimento ultimato è uno dei momenti chiave dell’ operazione di home staging, perchè consiste nel momento di registrazione effettiva del risultato finale, ed è il veicolo tramite il quale illustriamo il nostro operato, e forniamo delle informazioni sull’ immobile. Infatti il primo impatto che il cliente ha dell’ allestimento scaturisce dalla visione del servizio fotografico.
Effettuare il servizio fotografico male e di fretta potrebbe vanificare tutti gli sforzi a livello economico e a livello delle scelte di gusto che abbiamo operato durante l’allestimento.”

come fotografare il bagno

Ecco i consigli di Alex:

  • Rispettare le dimensioni reali della stanza. Solitamente i bagni sono ambienti piccoli e ci troveremo a scattare con un obiettivo molto ridotto. Attenzione a non sgrandangolare troppo (effetto oblò). Focale consigliata 50, 35 massimo 24 mm. Se le dimensioni del bagno sono molto ridotte, si può scattare la foto totale dell’ambiente dall’esterno, dando cosi maggiori dettagli sulla predisposizione della location inquadrando l’antibagno per esempio, in modo di fornire al fruitore dell’immagine un’idea più completa tramite un campo e controcampo.
  • Effettuare un’inquadratura riassuntiva, ad un altezza compresa fra i 70 e 100 cm, evitando di dare troppo spazio al soffitto o al pavimento, e cercando di inquadrare il centro della stanza. Se si utilizza un grandangolo questo “trucco” può aiutarci a non falsare troppo l’immagine.
  • Dare, come nelle altre stanze, importanza all’illuminazione. Se lo spazio è poco illuminato rischiamo di bruciare quello che si trova al di fuori della finestra cercando la giusta esposizione. In questo caso si consiglia di utilizzare un flash, in modo di poter compensare l’esposizione dell’interno con quella dell’esterno. Trovare un giusto compromesso fra la luce naturale e la luce artificiale (flash), evitando di dare un illuminazione troppo finta e piatta.
  • Fare attenzione allo specchio, ai riflessi della luce se si utilizza il flash e soprattutto a cosa lo specchio riflette. Evitando così, una volta arrivati a casa, l’inconveniente di trovare sé stessi o la macchina fotografica riprodotti nello specchio.
  • Se ci si avvale di un flash non puntarlo mai direttamente sul soggetto, effetto troppo duro e drammatico della luce. Ma utilizzare un ombrello o un bank fotografico che ci aiuteranno ad ammorbidire l’illuminazione. Diversamente se non abbiamo con noi l’attrezzatura indicata si può far ribattere la luce sulla superficie del muro o del soffitto.
  • Nel caso di un bagno colorato fare attenzione, perché la luce ribattuta avrà la dominante colore del muro.
  • Utilizzare dei pannelli di schiarita che andranno ad illuminare le zone in ombra (es.sotto il lavandino). Come pannello di schiarita si può utilizzare un comune pannello di polistirolo che andrà a ribattere la luce dalla sorgente verso la zona buia della stanza.
  • Tendete ad usare una buona profondità di campo (diaframma chiuso) per assicurare maggiore leggibilità davanti e dietro il punto di fuoco. Tutto questo perché, pur essendo bella artisticamente, una foto con diversi particolari fuori fuoco non è utile al fine di un servizio fotografico di un ambiente.

L’importanza del bagno nella scelta di acquisto di un immobile o nella scelta di un hotel: parola a un home stager

Ho conosciuto Emanuel in occasione del Workshop di fotografia organizzato da Karisma Home Staging di cui parlavo prima.  Agente immobiliare, appassionato di arredamento e design, convinto sostenitore dell’home staging (e bravissimo home stager!).

Ho avuto modo in passato di entrare in contatto con agenti immobiliari in veste di “privato in cerca di casa” e credetemi, ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. E non penso di essere la sola.

Quando conosci Emanuel, ti accorgi subito che svolge con passione il suo lavoro. Per questo motivo ho chiesto a lui di dirmi cosa ne pensa del ruolo del bagno nella compravendita immobiliare, sulla sua importanza nelle decisioni del potenziale acquirente.

Sarà capitato anche a voi di visitare case con bagni non solo male arredati (e – per carità – può essere anche questione di gusti), ma trasandati, o addirittura sporchi… mi sono chiesta spesso “ma come pensa di vendere così??”. Così ho pensato di girare la domanda ad un esperto del settore.

Fotografare immobili: perché farlo bene è importante

Questa è la breve intervista fatta a Emanuel De Marco, home stager professionista:

1. Nella tua esperienza di agente immobiliare, che importanza ha il bagno dell’immobile nella scelta d’acquisto di un potenziale acquirente?

Dobbiamo prima di tutto distinguere il tipo di acquisto che il cliente intende fare (mi riferisco alla tipologia di casa). Direi che il fattore bagno avrà più importanza per un cliente che si accinge ad acquistare un appartamento (budget medio-basso) che per un cliente che può investire in immobili importanti (sia sotto l’aspetto della metratura che del costo).

Al di là di questa prima considerazione, posso dire che il bagno ha in generale una notevole importanza. Incidono molto la posizione del bagno, la finestratura, la dimensione e – ovviamente – il numero di bagni dell’abitazione, soprattutto se la famiglia è numerosa. Va da sé che una famiglia di 4 persone deciderà per un doppio bagno e non considererà un immobile con un solo servizio.

2. Le condizioni del bagno incidono sul valore dell’immobile percepito dall’acquirente?

Io direi di si. Incide molto sulla percezione del valore, perché nella testa del cliente subentra la paura per i costi da sostenere per i lavori di ristrutturazione futuri, e i costi per il bagno – si sa – sono tra i più alti.

Credo che il bagno, dopo la cucina, sia la stanza più importante in un’abitazione. Avere cura dell’ambiente più intimo della casa è indice di cura delle cose, attenzione alla persona e quindi attenzione verso gli altri.

3. Nel caso in cui il bagno sia in cattive condizioni, ritieni che questo influisca molto sulla decisione finale?

Un bagno tenuto bene, curato, pulito, aiuterà molto l’acquirente a decidere positivamente per l’acquisto. Al contrario, invece, un bagno con la doccia sporca, con la presenza di muffa, con i sanitari pieni di calcare… di sicuro non invoglierà all’acquisto. La sola pulizia comunque potrebbe dare già una grossa mano.

4. Ci sono differenze di comportamento nel caso dell’affitto?

In merito all’affitto bisogna fare un discorso più ampio. In questo caso il canone diventa sicuramente l’elemento decisivo per la scelta finale, ma è anche vero che si può essere propensi a pagare un canone più alto se le condizioni dell’immobile (e del bagno) sono migliori. Le condizioni del bagno diventano più importanti nel caso in cui la casa sia già stata occupata da un precedente inquilino. Sapere che il precedente occupante ha prestato attenzione alla casa e quindi anche al bagno, sarà un fattore decisionale.

5. Ultima cosa, per me fondamentale. Vedo spesso annunci immobiliari con foto di bagni… letteralmente terrificanti. Cosa pensi a riguardo?

Cosa ne penso?…Oh mio Dioooo!!!

Riprendo la parola per chiudere questo articolo che potrebbe apparire superfluo ma… a giudicare dalle foto di bagni che spesso si trovano sia nei siti degli hotel sia negli annunci immobiliari… forse era necessario.

Ma perché fare un post sulla fotografia del bagno?

  • Perché può servire a chi deve scattare immagini di bagni per vendere appartamenti (home stager, agenzie immobiliari, proprietari di immobili);
  • può servire a chi deve fotografare il proprio allestimento (interior designer, architetti, arredatori) o il proprio b&b;
  • può servire anche a chi per lavoro o passione immortala stanze da bagno per fare recensioni di strutture turistiche (travel blogger ad esempio).
  • può servire anche a chi va in giro nei bagni di qualsiasi luogo/bar/ristorante per fotografarli… ah no, ma questa sono io.
  • e può servire anche ad evitare che vengano pubblicate foto oscene.

Come per tutte le cose, è sempre preferibile affidarsi ad un fotografo professionista per ottenere un risultato professionale, ma nel caso in cui questo non sia possibile o non sia del tutto necessario… ecco che volevo pubblicare alcuni consigli da seguire per non sbagliare.

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