Cercando immagini per il bagno del futuro (il post della settimana scorsa) ho trovato questo video e mi sono incuriosita.
È la presentazione di un concept nato come possibile soluzione in caso di inondazioni, tzunami o allagamenti. Si tratta di un bagno-capsula studiato per essere una sorta di navicella di salvataggio che all’occorrenza si stacca dall’abitazione (grazie alla pressione esercitata dall’acqua) e permette la sopravvivenza per circa una decina di giorni.
Al suo interno spazi per kit di emergenza, brandine estraibili per dormire e spazio per contenere provviste e alimenti. Un’idea che appare quasi surreale ma che, riflettendoci, potrebbe salvare molte vite in zone in cui queste catastrofi naturali sono frequenti (e qui mi verrebbe una leggera polemica sulle nostre costruzioni e sulle emergenze che ci sono di volta in volta, ma evitiamo).
Mica sciocca come idea.
Io vi lascio con questa chicca e vi informo che da questo momento il calendario editoriale del blog si prenderà una pausa, o meglio, entrerà in modalità slow. La frequenza dei post diminuirà per un po’ per permettermi di seguire bene alcuni progetti e definire il futuro delle varie rubriche. D’estate è tempo di riposo no? Buon fine settimana… io nel frattempo me la squaglio a Budapest!
BATHROOM OF THE FUTURE | RBC 130, Rescue Bath Capsule
FH Joanneum, Industrial Design, 4rd Semester Project (teamwork)
Design by Laura Lang, Benjamin Laiger and Michael Holcer.