Osservate bene questa vasca. Perché a quanto pare fu proprio qui dentro che Archimede – inventore, ingegnere, fisico e matematico siracusano – scoprì il principio dell’idrostatica che porta ancora oggi il suo nome.  

Scopriamo la storia grazie a Vitruvio, che ce la racconta nel De Architectura. Egli ci narra che il Tiranno di Siracusa Ierone II (308 a.C. circa – 215 a.C) affidò ad un artigiano il compito di realizzare una corona d’oro. Una volta consegnatogli il manufatto, Ierone temeva di essere stato preso in giro e che questo non fosse d’oro vero, così chiese ad Archimede di scoprire la verità. Archimede non sapeva come fare, si scervellò non poco per risolvere il problema finché un giorno, immergendosi in una vasca (quella che vedete, pare), si accorse che il suo corpo provocava la fuoriuscita di acqua dalla vasca stessa. E fu a quel punto che pronunciò la celeberrima esclamazione che io e tanti altri trentenni all’ascolto imparammo non grazie ai libri di scuola ma grazie al Topolino:
[quote]Eureka![/quote]
La vasca in terracotta viene oggi conservata nel Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”di Siracusa, museo ristrutturato di recente e riaperto al pubblico lo scorso aprile (leggo dal sito).
 
Ora, due riflessioni due:

  1. Secondo la storia del bagno, a quell’epoca… non si può affermare che la gente si lavasse abitualmente. Oddio, è vero che la prima vasca da bagno della storia risale al 1700 a.C. circa, però per molti secoli non se ne sarebbero più viste. E se questa non fosse una vasca per l’igiene personale?
  2. Il fatto che Archimede non si fosse mai accorto che immergendosi in vasca usciva dell’acqua ci dice:
      • A. che evidentemente non si era mai lavato?
      • B. sul serio non aveva mai notato che entrando in vasca usciva dell’acqua?!?
  3. ma dove cavolo le scopro ‘ste cose!?

(Si lo so, sono tre)
 

“Eureka”, esclamò Archimede in vasca da bagno.

la vasca da bagno di Archimede - principio di Archimede

Il principio di Archimede

[quote]« Un corpo immerso (totalmente o parzialmente) in un fluido riceve una spinta (detta forza di galleggiamento) verticale (dal basso verso l’alto) di intensità pari al peso di una massa di fluido di forma e volume uguale a quella della parte immersa del corpo. Il punto di applicazione della forza di Archimede, detto centro di spinta, si trova sulla stessa linea di gradiente della pressione su cui sarebbe il centro di massa della porzione di fluido che si troverebbe ad occupare lo spazio in realtà occupato dalla parte immersa del corpo. » Wikipedia[/quote]
 

 Fonte immagine 1: la vasca di Archimede |  Fonte immagine 2: illustrazione vasca di Archimede

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