Ho conosciuto Mobili a Colori ormai tre mesi fa, quando cercavo informazioni per scrivere un post sui mobili da bagno in teak.
Inizialmente non avevo approfondito, poi ho iniziato ad incuriosirmi. Sul sito ho trovato la presentazione di Lucia e l’ho contattata. Le sue parole mi avevano messo una pulce nell’orecchio!
[quote]Questo ha fatto nascere in me un desiderio: trovare e rendere disponibili mobili in Legno a prezzi accessibili e guardare un mobile e immaginare come potrei colorarlo per renderlo unico. Magari anche sostituendo le maniglie e aggiungendo righe, bordini o piccole decorazioni! Ho anche selezionato delle vernici all’acqua con bassa emissione di sostanze volatili nocive. Il mio sogno è diventato realtà quando nel 2005 insieme a mio marito Gabriele ci siamo lanciati nell’avventura con la creazione della nostra ditta artigianale Mobili a Colori[/quote]
Ho cominciato a farmi tante domande!
Cosa vuol dire mobili a colori? I mobili non sono già colorati? E perché specificare che usano vernici all’acqua non nocive? Vuol dire che in genere rischiamo di comprare mobili potenzialmente tossici? Ma poi, cosa vuol dire colorare un mobile artigianalmente? E quanto ci impiegano? Basta, troppe domande, dovevo chiederglielo di persona.
Mobili a colori… live!
Dopo uno scambio di mail chilometriche (né io né Lucia abbiamo il dono della sintesi, e poi quante cose ci sono da dire quando c’è vera passione dietro quello che fai!) le ho proposto di raccontarmi come nasce una creazione di Mobili a colori.
Volevo sapere tutto eh. Dalla richiesta del cliente, alle fasi di lavorazione e colorazione… Non potevo andare lì a Varese, nel suo laboratorio, per due mesi. E così – grazie ai social e alla rete – le ho chiesto di pubblicare le foto dei progressi con un hashtag: #MobiliacoloriLive.
Le foto poi le ho raccolte e condivise in un album su Facebook dove ho spiegato fase per fase cosa stava succedendo.
Non faccio mai moodboard o cose del genere – perché come vedete non ne sono capace – ma questa è la storia raccontata per immagini.
Dalla richiesta del cliente – dare personalità ad un piccolo bagno lavanderia – ai disegni di Lucia delle possibili decorazioni, mixando stili e colori. Dalla decisione di enfatizzare il decoro floreale della piastrella esistente allo smontaggio del mobile grezzo in laboratorio. Dalle prove colore alla scelta della specchiera da abbinarci. Fino alla consegna a casa del cliente.
Io mi sono divertita, e ho atteso con un po’ di curiosità gli sviluppi, un po’ impaziente quando Lucia mi raccontava che il cliente aveva aggiunto la specchiera, e poi la mensola sopra la lavatrice… perché questo significava aspettare ancora! Dalla prima foto che ho ricevuto – datata 24 novembre 2014 – a ieri – quando mi ha inviato gli ultimi scatti -, sono passati due mesi e poco più.
Il tempo, la passione e la creatività
Le lavorazioni artigianali hanno bisogno di tempo. Di dedizione e cura maniacale per il dettaglio. Di passione e creatività. Di ispirazione e di pazienza.
Aspettando che Lucia mi inviasse le foto, di settimana in settimana, mi sono resa conto che questo blog mi dà la grande possibilità di scoprire chi c’è veramente dietro al Made in Italy. Mi viene quasi da dire made in Italy with love.
Mi immagino ora i clienti di Lucia che ammirano il loro nuovo bagno, unico perché fatto solo per loro, abbinato perfettamente alla piastrella, decorato a mano con cura e con vernici atossiche. Solido e robusto perché Lucia seleziona solo vero legno.
E un po’ li invidio.