Progettare i rivestimenti per un bagno lungo e stretto (il mio)

Come comporre un progetto di un bagno lungo e stretto? Questo è l’esempio del mio bagno destinato alla doccia, dalla pianta – appunto – stretta e lunga, per cui abbiamo selezionato piastrelle decorate in gres porcellanato. Spero vi sia d’ispirazione!

Rieccoci a parlare del bagno dedicato alla doccia della B-HOME, il primo che ho iniziato a raccontarvi in dettaglio (qui il post introduttivo). Partiamo da una premessa, per chi conosce meno il blog (e me): non nascendo come progettista (ho studiato altro), non ho una preparazione teorica su disegno e progettazione; la mia conoscenza tecnica dell’arredo bagno deriva dagli anni di esperienza pratica sul campo, che – per quanto discreta – non può mai sostituire lo studio e le nozioni teoriche. Ecco perché, nell’affrontare la progettazione dei bagni della casa nuova ho preferito chiedere il supporto di un professionista del campo: in questo caso, lavorando insieme già da tempo, mi sono affidata a Carlotta (ndr: Berta, unprogetto). Anche per i progetti più complessi per i clienti chiedo appoggio esterno, e lo faccio perché parto sempre dal presupposto che affrontare un ambiente da più punti di vista sia sempre meglio. Lei, poi, ha un occhio e una visione d’insieme che, in questo caso, essendo coinvolta in prima persona, non riuscivo ad avere.

Fatta questa luuuunga premessa, arriviamo al tema del post. Bagno lungo e stretto. Dopo tanti anni di ricerca ispirazioni, una volta giunta all’arredo del bagno di casa mia… vuoto totale. O meglio: la difficoltà è stata selezionare ed eliminare le decine e decine di collezioni che ho la fortuna di conoscere grazie al mio lavoro. Già solo frequentando le fiere, ogni volta torno con una ventina di “questa la adoro, questa la voglio”. Ho alzato bandiera bianca, e ho fatto un passo indietro questa volta.

Scegliere le piastrelle per un bagno lungo e stretto: un’idea di composizione

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Quante prove. Ho una marea di foto fatte ad abbinamenti casuali tra i campioni ricevuti da Marazzi. Scegliere è stato difficilissimo! Sono tutte tratte dalla gamma D_Segni e D_Segni Scaglie (gres effetto cementine)

Partivo da un’idea: inserire delle piastrelle decorate, possibilmente un pattern delicato e piccolo, creare un interno dal mood vintage, partire dall’ispirazione “cementine” ma scegliere qualcosa che non mi stancasse nel tempo, qualcosa di non eccessivo. Come palette colori, volevo rimanere sui toni della terra inserendo tocchi di azzurro (non obbligatoriamente).

Un grosso dubbio che avevo era relativo alla tipologia di progetto:

Opzione 1: optare per un pavimento decorato e movimentato (decoro quindi su tutta la pavimentazione) e scegliere poi piastrelle neutre a parete

Opzione 2: portare il decoro a parete, lasciando il pavimento neutro (quindi il contrario).

Opzione 3: creare delle zone da enfatizzare grazie al decoro, come ad esempio la zona lavabo, o la nicchia doccia (in questo post trovate tante idee da copiare per valorizzare una parte del bagno)

Il progetto: dividere il bagno in 3 zone distinte dal colore (o decoro) della piastrella

L’idea di Carlotta mi ha convinta subito. Dividere la lunghezza del bagno in due, e piastrellare le 3 aree (lavabo, sanitari, doccia) in modo diverso, uniformando però in ciascuna zona pareti e pavimento. In questo modo si attenua un pochino l’effetto lunghezza della pianta dell’ambiente.

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Come dividere trasversalmente un ambiente un bagno lungo e stretto

Utilizzare la stessa piastrella a parete e a pavimento significa una cosa sola: scegliere il gres porcellanato. Le piastrelle in ceramica, infatti, non possono essere posate a pavimento, perché non sono resistenti al calpestio tanto quanto il gres (nessuno vi vieta di farlo eh: semplicemente, si deve essere consapevoli che non offrono la stessa resistenza al calpestio, quindi in genere ve lo sconsiglieranno).

Dovevamo quindi cercare una collezione di piastrelle decorate in gres porcellanato che avesse una gamma ampia di colori e pattern.

D_Segni | Marazzi: cementine 20×20 con colori di tendenza e pattern vintage

Le collezioni adocchiate per il progetto fanno parte del contenitore stilistico Crogiolo di Marazzi (una gamma di rivestimenti che valorizza e si ispira al nostro passato architettonico e alle piastrelle artigianali di una volta), e appartengono alla famiglia D_Segni. Gres porcellanato che reinterpreta in modo contemporaneo le tradizionali cementine, in formato 20×20, anche in versione terrazzo veneziano (D_Segni Scaglie). Oltre alle due considerate per il progetto, esistono anche le proposte D_Segni Blend (dall’effetto più sfumato e meno omogeneo) e D_Segni colore (dai toni più decisi). C’era davvero da impazzire, per un’indecisa cronica come me scegliere è stata una vera tortura.

Ecco le varianti considerate (mixando tra loro colori e decori proposti dalla collezione potete creare infinite composizioni)!

1 | Composizione con piastrelle in gres effetto terrazzo veneziano (D_Segni Scaglie, Marazzi)

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Proposta 1. Cementine effetto terrazzo veneziano serie D_Segni Scaglie in blu denim

L’effetto terrazzo mi piaceva moltissimo, e il tono di blu della variante denim anche. Ho solo avuto paura che il tappeto ceramico composto mi stancasse nel tempo. Ditemi che ne pensate!

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Serie D_Segni Scaglia: prova di accostamento con colore dei sanitari e dei rubinetti

2 | Composizione con piastrelle effetto cementine con decoro stilizzato floreale

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Proposta 2. Piastrelle effetto cemento con tappeto ceramico floreale (D_Segni, Marazzi)

Questa è la composizione che più mi tentava, perché inizialmente volevo riproporre l’azzurro in tutti i rivestimenti di casa (è presente anchenel secondo bagno). Il colore denim della collezione D_Segni è effettivamente bellissimo: polveroso ed elegante come piace a me. Riguardandola oggi, penso ancora che avevo ragione a non riuscire a scegliere!

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D_Segni con piastrelle sabbia e denim abbinate al decoro

Composizione con piastrelle effetto cementine con decoro di ispirazione marocchina

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Proposta 3 . Composizione con tappeto ceramico con piastrelle 20×20 a decoro di ispirazione orientale / marocchina (sempre D_Segni)

Un’altra cosa che mi piace molto è la presenza nei rivestimenti di decori orientaleggianti o di ispirazione marocchina. Nella collezione D_Segni avevo puntato una piastrella che mi ricordava questo stile, e abbiamo provato a ipotizzare un terzo progetto. Non era tra i preferiti però alla fine (anche se continuo a pensare sia molto bella come piastrella, soprattutto per creare pavimenti di zone giorno, come nella foto sotto)!

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Nella prova a destra, ho affiancato la piastrella più scura in color sabbia (non in denim come nel progetto) per fare una prova diversa, che mi ha portata poi alla versione definitiva

4 | La scelta definitiva: microdecoro geometrico con bagno nei toni del sabbia e della creta

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Proposta 4. Bagno tono su tono color creta, con tappeto ceramico con micro pattern geometrico (D_Segni, Marazzi)

Chi ha seguito il racconto conosce già la scelta definitiva: alla fine, nonostante i dubbi e l’idea iniziale di inserire l’azzurro anche in questo bagno, il sì è andato alla versione tono su tono. Ci si è messo il destino: il campione della piastrella decorata non era infatti tra quelli richiesti a Marazzi. O meglio, ho sbagliato a indicare i codici quando ho inviato la wishlist dei campioni all’azienda. E invece di un altro decoro è arrivato questo: quando l’ho visto… ho pensato fosse un segno.

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Prove su prove: ne ho fatte tante, anche per capire se inserire sanitari bianchi o tono su tono.

La versione che meno rendeva a video (perché il decoro è troppo piccolo per essere visualizzato bene) è stata quella che dal vivo mi ha colpita per l’originalità e l’eleganza.

Era lui, il bagno doccia iniziava ad avere un volto.

Ecco come è stato composto alla fine:

  • Tappeto ceramico all’ingresso: collezione D_Segni, decoro Micro 4 (versione calda, esiste anche nei toni freddi)
  • Zona sanitari: collezione D_Segni, colore Chalk (è un grigio chiaro molto caldo)
  • Zona doccia: collezione D_Segni, colore Sand (un color sabbia che si abbinava bene al colore dei sanitari che avevo in mente)

Le piastrelle sono state posate a tutt’altezza su tutte e 4 le pareti. Non vedo l’ora di farvi vedere le foto del bagno finito 🙂 Ma per queste bisogna aspettare ancora un pochino 🙂

Su instagram comunque ho pubblicato diverse preview!

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Collezione D_Segni: ci sarebbe stata bene anche la versione bianca dei sanitari! Volevo fare semplicemente qualcosa di diverso

Una nota tecnica importante: in questo bagno, come avete visto, è presente una nicchia doccia, all’interno della quale è stata creata un’altra piccola nicchia d’appoggio: questo crea degli spigoli difficili da piastrellare, perché tagliare il gres a 45° (materiale molto duro) significa rischiare di rompere le piastrelle (soprattutto se in piccolo formato). Unica soluzione è utilizzare degli angolari metallici – ne esistono tanti in commercio – che possono essere anche verniciati in tinta con il colore delle piastrelle.

In partnership con Marazzi | Partner del progetto B-HOME

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