POCHE PERSONE NON HANNO MAI SOGNATO DI AVERE UNA PISCINA PRIVATA IN GIARDINO. QUESTO È UN POST PROPRIO PER CHI QUEL SOGNO LO PUÒ REALIZZARE, E MAGARI STA CERCANDO IDEE PER RIVESTIRE BORDO, FONDALE E PARETI IN MODO ORIGINALE E CON SOLUZIONI DI TENDENZA!
Ne abbiamo parlato per vari motivi più volte qui sul blog: la pandemia (ndr: Covid-19) ha fatto rivalutare spazi e abitudini indoor e outdoor spingendo molti a riprogettare o rinnovare la propria casa, in funzione di un maggior godimento dei momenti privati. Se internamente abbiamo ripensato gli ambienti cercando di migliorare la vivibilità delle stanze, esternamente (per i fortunati) si è cercato di ricavare zone relax o pranzo, aree giochi per i più piccoli e spazi per vivere più momenti possibili all’aperto. La piscina privata è da sempre un piccolo sogno per chiunque abbia un ampio giardino, soprattutto se al riparo di sguardi indiscreti. Rispetto a qualche decennio fa è più semplice progettarne e realizzarne una, da tutti i punti di vista (strutturale, decorativo, ma anche economico).
Nel post di oggi parliamo di piastrelle in gres porcellanato, argomento non nuovo in questo blog (!), utilizzate come rivestimento per piscine interrate. Già, perché il gres è un ottimo materiale da rivestimento anche per bordo, fondale e pareti delle piscine. Stavolta parto da un progetto realizzato per poi tornare ai dettagli tecnici e alle ispirazioni decorative.
Dal Salento ai caraibi: in Puglia, una piscina privata rivestita in modo originale in gres porcellanato
Ph. Credits Gruppo Ciicai Bologna – Progetto Irene Melloni
La piscina in queste immagini appartiene a una villa privata realizzata in Salento. Il progetto è stato curato dall’interior designer Irene Melloni del Gruppo Ciicai di Bologna, che ha proposto di rivestire il bordo piscina e le pareti con il gres porcellanato. Si tratta di una collezione che conosciamo bene direi: è la stupenda Wide & Style Mini di ABK! Il pattern scelto (Caribbean) si sposa perfettamente con la natura lussureggiante del Gargano.
Wide & Style è una gamma nata proprio durante il primo lockdown come collezione ispirata al benessere derivante dal contatto con la natura: piastrelle in gres in un formato grande ma non troppo (il 60×120) con motivi floreali e tropicali. Ho avuto il piacere di partecipare al video di presentazione insieme ad alcune colleghe, come raccontato in questo post.
Una soluzione decorativa senza dubbio insolita che dimostra (ancora una volta!) la straordinaria flessibilità progettuale del gres porcellanato e le sue caratteristiche prestazionali. Resistente agli agenti atmosferici e all’usura, il gres è perfetto indoor e outdoor, perfino a costante contatto con l’acqua e i prodotti purificanti necessari per l’igiene delle piscine.
Che il gres porcellanato sia perfetto anche in esterni lo sappiamo bene, visto che in uno dei precedenti post abbiamo parlato proprio della continuità dei pavimenti indoor / outdoor!
Piscina interrata: cosa e come rivestire con il gres porcellanato
Abituati/e ai rivestimenti in mosaico, pvc o resina, potrebbe non essere immediato pensare al gres porcellanato. Eppure è un materiale perfetto in termini di resistenza, sicurezza, opzioni di posa, possibilità decorative.
Bordo piscina, pareti e fondali possono essere rivestiti in gres dando vita a soluzioni scenografiche e insolite (come quella salentina). Le griglie stesse, solitamente metalliche, possono essere intagliate nel materiale ceramico per realizzare bordature esteticamente più gradevoli e in totale continuità con il pavimento esterno. Tutto questo è possibile sfruttando le superfici in gres per esterni e piscine, dotate di grip antiscivolo, igieniche, sicure e confortevoli.
A questo proposito bisogna tenere presente che per legge le piastrelle delle zone asciutte della piscina possono avere un grado di scivolosità R10 mentre quelle posate nelle zone bagnate devono obbligatoriamente garantire un grado di scivolosità R11, soprattutto se parliamo di piscine aperte al pubblico.
Come dimostra il progetto pugliese di cui sopra, capita che nelle soluzioni private si adottino anche piastrelle R10 (in questo caso si è tenuto conto della superficie leggermente strutturata e non completamente liscia della gamma Wide & Style), ma le valutazioni vanno sempre fatte con personale esperto.
Per rivestire una piscina interrata con le piastrelle in gres è fondamentale affidare i lavori a esperti professionisti che sappiano valutare la migliore soluzione. I medi e grandi formati sono senza dubbio più adatti a piscine di forma squadrata e senza curve, per motivi legati al taglio e alle difficoltà di posa. Le operazioni preventive di impermeabilizzazione e sigillatura dei punti delicati (come le bocchette per esempio), in caso di rivestimenti in ceramica, sono molto importanti per assicurare un lavoro a regola d’arte.
La norma UNI 11493 è il riferimento a cui ci si affida in caso di rivestimento in ceramica di piscine, pertanto è bene rivolgersi a esperti che verifichino, per esempio, che il terreno sia stabile e sicuro: in caso contrario con il tempo si potrebbero creare piccole crepe nelle piastrelle. La norma stabilisce anche le caratteristiche delle fughe, importantissime per la buona riuscita del progetto e la durata nel tempo. Un grande formato che riduca al minimo le fughe è comunque un’ottima scelta progettuale!
Dalla camera da letto al patio, fino in piscina: parola d’ordine continuità
Oltre che in giardino, una piscina privata può essere realizzata anche all’interno di casa o in terrazza, se le condizioni tecnico- strutturali dell’abitazione lo consentono! Anche in questi casi le piastrelle per piscina sono una soluzione ideale che può coordinarsi con il resto dei rivestimenti.
Il vantaggio estetico è la possibilità di utilizzare effetti materici altrimenti impossibili da immaginare in esterni o in piscina: dal legno alle superfici cangianti e metalliche, il gres porcellanato porta in luoghi insoliti l’aspetto di materiali prima utilizzati solo indoor.
Sono certa che dopo aver visto tutte queste immagini di piscine in gres porcellanato non riuscireste più a immaginare di utilizzare i materiali da rivestimento tradizionali 😉
Per curiosità o dubbi vi aspetto come sempre nei commenti qui sotto!
Post in collaborazione con il gruppo ABK