In questo post iniziamo a scoprire l’arredo bagno firmato acquapazza, il brand made in Italy che punta sulla personalizzazione, sulla progettualità e sulla qualità dei materiali come Corian®, legno e Fenix.
Nel primo post in cui vi ho presentato l’azienda attraverso una primissima intervista, ho solamente accennato a quante possibilità stilistiche offra, e a quanto sia estremamente flessibile nell’approccio all’arredamento del bagno e allo studio attento delle richieste ed esigenze di ogni committente.
Oggi inizierò a mostrarvi alcune possibilità progettuali, ma ciò che dovrete sempre ricordare di acquapazza è che c’è molto di più rispetto a quanto vedete sul catalogo, sul sito e nei miei post. Rispetto ad altre aziende, infatti, quanto viene rappresentato dà solo un’idea (limitata!) di ciò che si può fare. La cosa migliore da fare è entrare in diretto contatto con loro e studiare il proprio bagno insieme al team, così da sfruttare appieno le potenzialità di questa giovane realtà creativa.
Ma ora andiamo al sodo, e scopriamo le collezioni di arredo che… o no, forse no.
Acquapazza: non esistono “collezioni” di mobili da bagno
Ora cerco di spiegarmi. Generalmente le aziende che producono arredo bagno cercano di raggruppare le proposte stilistiche in collezioni, accomunate dall’utilizzo di finiture specifiche, o da alcune caratteristiche estetiche (esempi: con maniglia, senza maniglia, monoblocchi, componibili, squadrate, stondati, ecc…).
acquapazza divide le sue proposte d’arredo in 3 macrocategorie di prodotto:
- PURO: in questo gruppo troviamo le proposte di arredo bagno esclusivamente in Corian®, declinato nelle numerose varianti di colori e finiture;
- CORIAN ELEMENTS: qui invece troviamo i singoli prodotti in Corian® (top e lavabi, pensili e accessori, piatti e vasche da bagno);
- PLAY WITH MATTERS: questa “collezione”, come viene chiamata per semplicità sul sito, in realtà collezione non è. E ora vi spiego perché.
Ps. Le prime due le vedremo nei prossimi articoli!
PLAY WITH MATTERS: GIOCARE CON LA MATERIA
Navigando sul sito, e soffermandomi sulla pagina Play with matter, avevo frainteso: se fate un salto cliccando sul link vedrete 7 proposte che a un primo sguardo mi sembravano 7 collezioni differenti, accomunate da diverse combinazioni di finiture e colori. Invece sono solo 7 idee di accostamenti, abbinamenti tra volumi, laccature, materiali, top e lavabi, che rappresentano solo un suggerimento.
Per creare la propria composizione di arredo bagno, infatti, non è necessario guardare queste 7 proposte (che già sono di grande aiuto comunque): prendendo in considerazione le finiture e i materiali disponibili si inizia a delineare una moodboard di riferimento, che caratterizzerà lo stile del bagno. Successivamente si inizieranno a selezionare i volumi (base sospesa o a terra, larghezza e profondità, altezza del top, fianco del mobile, ecc…) e a delineare i dettagli estetici (il tipo di gola o il tipo di lavabo, per esempio). Pian piano, così facendo, il gioco compositivo porterà a creare di volta in volta una composizione d’arredo unica e originale.
Queste, come dicevo, sono solo delle idee di accostamento tra moduli, fianchi, top, lavabi, specchi, finiture, frontali, materiali: facilitano il lavoro di progettazione se la composizione si avvicina al gusto del cliente ma non sono assolutamente un limite alle infinite possibilità di abbinamento. Arredare il bagno diventa davvero un “gioco”, senza nulla togliere alla complessità e alla serietà del lavoro di progettazione.
Ma la volete vedere la cosa più divertente? Perché per acquapazza “giocare” non è solo un modo di dire. Il catalogo, infatti, alla voce PLAY WITH MATTER, è impostato davvero come un gioco, nel quale i giocatori sono cliente, progettista e azienda.
A partire dal VIA le frecce indicano il percorso di scelta e composizione aggiungendo man mano i dettagli estetici. E come ogni gioco che si rispetti, ci sono le regole da seguire, indicate in modo chiaro alla pagina successiva. Un modo decisamente insolito e creativo per dimostrare nei fatti quanto sia intuitivo e divertente comporre un mobile da bagno firmato acquapazza.
Gli elementi del gioco
Ok, ma come posso comporre il mio mobile da bagno, verrebbe da chiedere a questo punto?
Con quali finiture, quali moduli, quali top e lavabi, che tipo di maniglia, quanti specchi, ecc..
Premesso che riassumere in poche righe le possibilità compositive del catalogo acquapazza sarebbe sciocco (e inutile), posso riassumere in modo veloce alcune opportunità, così da darvi un’idea.
Partiamo dai materiali: acquapazza nasce da una realtà di falegnameria, per cui conosce e lavora direttamente il legno (quello vero) e propone mobili in frassino, rovere e noce nazionale per un totale di 6 finiture diverse, arricchite anche da ulteriori 4 colorazioni (Honey, Brownie, Castagno e rovere termotrattato).
Al legno si aggiunge il Corian®, nelle sue numerose colorazioni (lo sapete che non è solo bianco, vero? Ve lo spiegherò bene in uno dei prossimi articoli), e il Fenix NTM, un materiale dalla superficie soft touch calda ed elegante.
Scopri tutti i materiali acquapazza
Dalla combinazione di questi materiali nelle variegate colorazioni nascono le moodboard acquapazza, che a loro volta danno vita a differenti ambientazioni. Una volta individuato il mood della stanza da bagno, inizia a prendere forma il mobile da bagno: si valutano la componibilità necessaria, l’attrezzatura interna (sponde, divisori), i fianchi e i frontali, il top e il lavabo, il tipo di maniglia (le aperture disponibili sono push&pull e a gola, nessuna maniglia per una totale linearità e pulizia estetica) e gli accessori come pensili e specchiere (Corian Elements).
Let’s play (with matter)
Non avevo mai visto un catalogo fatto in questo modo e ne sono rimasta piacevolmente colpita.
Ho apprezzato moltissimo la voglia di mettersi in gioco (il modo di dire non è certo casuale) laddove altri preferiscono prendersi un po’ più sul serio. Di coinvolgere cliente e progettista in una sfida progettuale che – nella sua complessità – può diventare divertente e leggera, e dar vita ad ambienti unici e irripetibili.
Al fianco di cliente e progettista, in ogni caso, c’è sempre il team acquapazza, che di volta in volta studia la migliore soluzione a seconda delle esigenze e della richiesta del committente. Anche questo è un servizio che non tutte le aziende, per motivi di dimensioni o organizzazione interna, possono offrire. Qui trovate diversi progetti realizzati, sia nel residenziale che in altri contesti (navale per esempio!)
Che ne dite, vi va di iniziare a giocare?
Post in collaborazione con acquapazza