Quando dico che la cultura e la storia di un popolo influenzano il modo di vivere e arredare la stanza da bagno non esagero. Il modo in cui concepiamo il nostro spazio domestico, la nostra intimità e il nostro corpo non è lo stesso in tutto il mondo.
Per la nuovissima rubrica #tuttoquellochemisonopersa – che si alterna allegramente con #machecivadoafareaMilano – ho scoperto questa chicca presentata al Fuorisalone, precisamente in zona Ventura Lambrate (che salto sempre perché tanto-non-c’è-l’arredo-bagno… appunto).
Premessa:
Nella preview nr. 1 mi ero segnata una tappa, che però è saltata: la presentazione di ‘Pætchwork/ collection, firmata da Piero Lissoni per la tailandese COTTO, flagship brand di SCG (leader nel Sud-Est Asiatico). La mia era pura curiosità. Avevo piacere di andarci proprio perché si tratta di un’azienda asiatica, e si sa che il modo di vivere la stanza da bagno in Asia è diverso dal nostro. Tra le newsletter ricevute post-Salone ho visto poi il risultato dell’installazione (le foto qui sotto).
Ma non è questo il punto.
In rete ho poi scoperto che la stessa COTTO era l’artefice di una seconda installazione, in Ventura Lambrate appunto, dal nome “Space of Beauty: Another Perspective“.
Andando ad approfondire sul sito realizzato appositamente per la mostra, ho capito di essermi persa qualcosa di veramente interessante (e ho iniziato a picchiarmi).
10 studi di architetti e designer provenienti da 6 diversi paesi – dunque con differenti background culturali – sono stati invitati da COTTO a sviluppare 10 concept legati al tema della bellezza e del design nella stanza da bagno. Il risultato di questi studi è stato esposto durante il Fuorisalone (sottotitolo #eiomelosonoperso).
Space of Beauty: Another Perspective
Mi piace talmente tanto la presentazione nel sito che non voglio né tradurla né riassumerla, la riporto tale e quale:
“When the beauty of home decoration is no longer limited only to areas visible to visitors. Instead, beauty invades personal spaces like the bathroom – our personal world, where we spend time beautifying and pampering ourselves freely. How do we turn it into a space of beauty to fulfill these beautifying activities of ours?
COTTO Another Perspective 3 invites 10 groups of designers and architects from 6 countries to discover fresh perspectives of beauty for the bathroom – your personal world of freedom. With their diverse cultural backgrounds and experience, 10 new designs are conceived and presented in accordance with COTTO’s concept, image, products, and philosophy.
All credits > cotto-anotherperspective.com
Riflettendoci un attimo, queste sono considerazioni che noi ormai diamo per scontate. La bellezza invade l’ambiente domestico, la casa, e arriva nella stanza da bagno, luogo sino ad ora considerato privato e destinato solo alla cura dell’igiene personale. “Il nostro personale luogo delle libertà“. I designer vengono invitati a sviluppare nuove forme di bellezza per il bagno, per l’arredo bagno. Il design non è dato per scontato dunque, soprattutto in quello che è considerato un semplice “ambiente di servizio” (quando c’è).
Il design è conseguenza e frutto della cultura locale
Tra i 10 concept presentati, Bric a Brac mi ha colpita moltissimo, tanto che l’ho scelto come immagine di copertina. Parte da una constatazione fatta dai due designer che l’hanno ideato: in Thailandia fino a pochi anni fa una buona fetta di popolazione non sapeva nemmeno cosa fosse un bagno, figuriamoci un bagno di design. Spesso la toilette era all’aperto, magari riparata da un muro dagli sguardi indiscreti.
Ed ecco che da quel muro si sviluppa l’idea di un sistema costruttivo realizzato in mattoni con una parte sporgente a mo’ di appenditutto, dalla carta igienica all’asciugamani tailandese chiamata pa kao ma. Nato per gli esterni, hanno poi sviluppato la versione per interni in ceramica bianca con un tocco in un colore tailandese chiamato Siladon Green.
BRIC A BRAC by Onion | Thailand
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Tra le foto degli altri concept, riporto quelli che mi sono piaciuti di più (gli altri li trovate comunque sul sito che ho indicato poco più su – fa anche rima).
DRESSING by Atelier 2+ | Thailand
Dressing è un piccolo guardaroba che nasconde in realtà un lavabo con specchiera, che si rivela soltanto nel momento in cui si aprono le ante. Mi fa pensare che possa essere installato anche in una camera da letto ad esempio, a conferma ancora una volta che “il bagno” non abbia ancora una collocazione precisa nella mentalità asiatica (in questo caso tailandese). Ma questa è solo una mia riflessione.
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OSILOI by Rui Pereira + Ryosuke Fukusada | Portugal + Japan
Osiloi è la polvere bianca che le Maiko giapponesi usano sul viso e sul collo, e ha il “potere” di trasformare una donna in creatura divina. A questo particolare della cultura giapponese si ispira il concept di questa consolle da bagno la cui seduta è stata ribassata (in richiamo dello zabuton giapponese) proprio per fare in modo che il rituale della bellezza ritrovi una nuova dimensione nel tempo e nello spazio e un momento importante nella routine quotidiana.
“Beauty takes time”. Ed è bello riscoprirlo in un’epoca travolta dalla velocità.
Originale anche l’uso dei materiali, bambù e basalto nero grafite made in Italy.
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MORNING DEW by Studio WM | The Netherlands
Torniamo in Europa, questo è un tavolino da toilette progettato da uno studio proveniente dai Paesi Bassi.
Ispirato alla collezione Glacier di Cotto, è apparentemente semplice ma nasconde numerose soluzioni per nascondere e contenere i prodotti da bagno direttamente nel piano (da questo rendering non si capisce ma più sotto ho messo il link per vedere le foto della mostra con i prototipi presentati). La specchiera è direttamente integrata nella struttura ed è illuminata.
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EMBELLI by THINKK Studio | Thailand
Questa collezione di accessori è stata concepita mixando materiali di pregio come il marmo con delle piastrelle con diversi pattern, sempre di COTTO. Mi ricorda la leggerezza dello stile nordico, ma anche stavolta i designer sono tailandesi. Molto carina (l’unica cosa che non mi piace è la finitura oro – per me è no).
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FLOW by STUDIO 248 | Thailand
Flow si ispira alla forma a goccia del lavabo Palizza (COTTO) e sviluppa una consolle completa di mensole portaoggetti nascoste da una lastra a specchio (anche se nel rendering sembra un vetro semplice). Le mensole possono essere spostate rapidamente con un sistema di scorrimento a corde (carinissimo! Ma funzionerà?) e sono realizzate in legno e piastrelle (della Cotto, ovvio).
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La botta finale comunque l’ho avuta quando poi ho visto le foto della mostra su instagram e facebook.
No, ma dico… IO DOVE CAVOLO ERO?!