Nel post precedente dedicato alla storia del bidet abbiamo visto che il primo bidet della storia fu installato presso la residenza di Madame De Prie. Si trattava di un elegante modello a forma di sgabellino composto di una vasca di legno sorretta da quattro piedini. Siamo nel Settecento, e all’epoca i bidet erano vere e proprie “opere d’arte” lavorate e rifinite elegantemente dagli ebanisti. Ma cosa è cambiato dai primi esemplari ai modelli che oggi arredano le nostre case? E quali sono i materiali con cui nel tempo si sono realizzati i bidet? Ecco il seguito della mia ricerca!
[edgtf_dropcaps type=”normal” color=” background_color=”]Q[/edgtf_dropcaps]uest’intro fa molto Piero Angela, ma mi sono divertita a raccogliere un po’ di immagini per raccontare la storia del bidet dal primo modello ai bidet di design contemporaneo.
Il bidet: un segreto nascosto in un tavolino
La puntata precedente:
[edgtf_button size=” type=”outline” text=”Uno strano oggetto a forma di chitarra” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.besidebathrooms.com/storia-del-bidet-quello-strano-oggetto-a-forma-di-chitarra/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
Inizialmente il bidet era un accessorio portatile, spesso con gambe asportabili, a volte integrato in mobiletti chiamati “tavolini da notte” e veniva tenuto nella stanza da letto.
Ricordiamo infatti che quando fu inventato non esisteva la stanza da bagno, pertanto le pratiche igieniche personali venivano eseguite nella stanza da letto (vi ricordate le tinozze nei dipinti di Degas di questo post?).
Il vaso da notte veniva dunque nascosto alla vista per questioni di privacy (anche se parlare di privacy nel Settecento è un tantino azzardato; diciamo di decenza, meglio).
(immagine da me scannerizzata dal libro “Civiltà in bagno”, 1960, Lawrence Wright)
Storia del bidet: il bidet nel Settecento
Nel corso del Settecento vennero prodotti differenti modelli di bidet, come quelli decorati ed intarsiati tanto amati da Madame Pompadour (che ne possedeva addirittura 2). Vi “regalo” un pezzetto di Storia del bidet, di Luciano Spadanuda (destra).
Seconda metà del Settecento: bidet in maiolica
‘In questa foto vediamo invece un bidet (anzi, ciò che ne rimane) in maiolica con decorazione “a stampino” rinvenuto a Lucca e risalente alla seconda metà del Settecento (credits).
Nel 2012 a Vienna si è tenuta una mostra temporanea al Museo del Mobile, interamente dedicata alla storia dei mobili e degli accessori dedicati all’igiene personale (averlo saputo prima!!). Le immagini qui sotto ritraggono due esemplari di bidet esposti nel corso dell’evento (credits).
Quando sono stata a Vienna, ho voluto a tutti i costi visitare quel museo – cosa che consiglio vivamente agli appassionati d’arredo in generale – e l’ho raccontato in un post tutto dedicato all’Hofmobiliendepot (questo il nome in austriaco): si tratta del deposito in cui vengono conservati gli arredi della dinastia degli Asburgo. Al suo interno, un intera stanza con accessori e sanitari per il bagno, e numerosi bidet (tra i quali i due in foto)!
Storia del bidet: il bidet nell’Ottocento
L’immagine a sinistra mostra un esemplare dell’Ottocento, che pare fosse utilizzato dalla Principessa Sissi (credits). Come vedete, si tratta ancora di un catino di ceramica, finemente lavorato e decorato, inserito su una struttura in legno con le gambe.
E indovinate: in occasione del mio viaggio a Vienna ho anche ripercorso la storia della Principessa Sissi per vedere le sue stanze da bagno (pare fosse molto attenta alla cura del corpo)
[edgtf_button size=” type=” text=”Sissi e le sue stanze da bagno” custom_class=” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=” link=”https://www.besidebathrooms.com/sissi-delle-sue-stanze-bagno/” target=”_self” color=” hover_color=” background_color=” hover_background_color=” border_color=” hover_border_color=” font_size=” font_weight=” margin=”]
Un bidet di fine Ottocento
In quest’altra foto invece abbiamo un bidet francese dell’Ottocento (fine dell’Ottocento). Questo bidet da viaggio è stato restaurato da artigiani sardi che si occupano di antichità.
Sempre in legno, in massello di mogano per la precisione, con una vaschetta in metallo in cui versare l’acqua e una serratura in ottone a forma di scudo (le altre immagini del restauro le trovate qui).
Fu proprio in epoca vittoriana, in seguito allo sviluppo delle tubature, che iniziò a diffondersi l’abitudine di concentrare le pratiche d’igiene quotidiana all’interno di una stanza appositamente adibita, la stanza da bagno appunto.
Storia del bidet: dal Novecento ai giorni nostri
La storia del bidet è differente nei vasi paesi del mondo.
Mentre in Italia all’inizio del Novecento iniziavano ad essere prodotti modelli di poco differenti da quelli che conosciamo oggi, in altre parti del mondo (le poche in cui il bidet era – ed è – noto) si trovavano ancora modelli “basic”.
Questa immagine ad esempio è di un modello esposto nel Museo dell’Acqua e della Storia dei Sanitari di Buenos Aires (Argentina), e risale al 1910 (credits: Wikipedia).
Nel prossimo post dedicato alla storia del bidet* vi farò ripercorrere la sua storia recente ma prima di lasciarvi vi mostro una simpatica illustrazione d’epoca tratta dagli archivi di Pozzi Ginori.
Un racconto tutto italiano di questo sanitario tanto amato nel nostro Paese.
Alla prossima puntata 😉
* Aggiornamento: Storia recente del bidet (in Italia)
Fonti notizie storiche: “Civiltà in bagno” (Lawrence Wright)