Se c’è una cosa che adoro fare quando viaggio, è scovare posti stravaganti e fuori dal comune. Musei bizzarri, edifici fuori dagli schemi, e, soprattutto, bagni particolari! Sì, perché ammettiamolo: visitare un bagno assurdo rimane uno di quei piccoli piaceri della vita. E i bagni dell’Hundertwasserhaus a Vienna sono il non plus ultra della stranezza!
Se avete mai visto foto di bagni super eccentrici su Instagram o Pinterest, c’è una buona probabilità che fossero questi. Si trovano all’interno dell’Hundertwasserhaus, un complesso residenziale che sembra uscito direttamente dalla tavolozza di un pittore impazzito. Ma prima di parlarvi del mio viaggio a Vienna e di portarvi dentro i bagni (sì, ci arriveremo!), facciamo un passo indietro e parliamo dell’artista che ha dato vita a questo capolavoro fuori dagli schemi.
Chi era Hundertwasser?
Ho scelto una foto che ben rappresenta l’animo di questo folle artista. Perché effettivamente era molto più di un architetto.
Friedensreich Hundertwasser (1928-2000) non era solo un architetto. Anzi, chiamarlo architetto sarebbe riduttivo e forse anche un po’ offensivo per la sua filosofia. Era pittore, scultore, ecologista e sognatore. Uno di quei personaggi che hanno fatto dell’arte una missione di vita, con la ferma convinzione che gli edifici dovessero essere qualcosa di più di semplici scatole di cemento e vetro. Padre della corrente artistica del transautomatismo, era amante dei viaggi, aveva una personalità controversa e un animo eclettico. Anticipò alcuni concetti di bioarchitettura e scrisse numerosi manifesti (tra cui il “Manifesto per il boicottaggio dell’architettura”, o “Il diritto della finestra, il dovere dell’albero”).
Per lui, l’architettura doveva essere viva, organica, colorata, in armonia con la natura e con l’animo umano. E, soprattutto, doveva liberarsi dall’oppressione delle linee rette.
Basta leggere una delle sue frasi più celebri per capire il suo pensiero:
“La linea retta è empia. L’architettura deve elevare l’uomo, non sottometterlo.”
Non a caso, le sue creazioni sono un tripudio di curve, mosaici colorati, finestre di diverse forme e dimensioni e pavimenti irregolari. Perché, secondo lui, camminare su superfici troppo lisce e dritte allontana l’uomo dal contatto con la sua essenza più profonda. Un concetto bizzarro? Forse. Ma provate a entrare in un suo edificio e capirete cosa intendeva.
L’Hundertwasserhaus: un sogno a colori nel cuore di Vienna
Uno degli esempi più spettacolari della sua visione è proprio l’Hundertwasserhaus, situata nel quartiere di Landstraße a Vienna.
Si tratta di un complesso residenziale costruito negli anni ‘80, composto da 50 appartamenti, ognuno con il proprio giardino pensile. E già qui ci si rende conto della sua filosofia: integrare il verde nell’architettura per creare spazi in simbiosi con la natura.
Dal punto di vista estetico, l’edificio è un tripudio di colori sgargianti, forme irregolari e finestre tutte diverse tra loro. Il motivo? Secondo Hundertwasser, ogni persona ha il diritto di personalizzare la propria finestra per esprimere la propria individualità. Un concetto affascinante che si scontra con la monotonia delle città moderne.
Però, piccolo disclaimer: l’Hundertwasserhaus è abitata da persone vere. Quindi, anche se la tentazione di infilarsi dentro è forte, è importante rispettare la privacy degli inquilini. All’ingresso degli appartamenti ci sono delle affissioni che ricordano ai turisti di non entrare dal portone nel rispetto degli inquilini.
Unica cosa poco “romantica”: il fatto che siano sorti negozietti di souvenir e bar tutti attaccati tra loro trasformando la zona in una cosa un po’…. finta. Effettivamente sembra di essere in un luna park, non davanti ad un’opera architettonica.
Queste foto le ho scattate lì!
Sulle immagini c’è ancora il nome del vecchio blog, Bagnidalmondo.
I bagni più strani di Vienna (e forse del mondo!)
Ma veniamo al pezzo forte: i famosi bagni dell’Hundertwasserhaus!
Diciamolo subito: non si trovano all’interno dell’edificio residenziale, ma nella Hundertwasser Village, un piccolo centro commerciale adiacente alla casa, costruito negli anni ‘90 per ospitare negozi e caffè a tema.
Ora, so cosa state pensando: “Un bagno è pur sempre un bagno, cosa avrà di tanto speciale?”. E invece no! Appena si varca la soglia, si viene catapultati in un mondo onirico fatto di piastrelle irregolari, colori accesi e un pavimento che sembra ondeggiare sotto i piedi.
I bagni pubblici della Hundertwasser Village non sono semplici servizi igienici, ma una vera e propria opera d’arte, in perfetto stile Hundertwasser.
Ogni elemento è stato progettato per rompere la monotonia e trasformare un luogo ordinario in un’esperienza sensoriale unica. Le pareti sono rivestite di piastrelle colorate assemblate in modo irregolare, con mosaici vibranti che catturano lo sguardo. Il pavimento non è piatto ma leggermente ondulato, per rispettare la filosofia dell’artista secondo cui il contatto con superfici irregolari rende gli ambienti più naturali e stimolanti. Anche gli specchi hanno forme sinuose, contribuendo a creare un’atmosfera quasi surreale. Non è un caso che questi bagni siano diventati una meta per i turisti in cerca di esperienze fuori dal comune: sono la prova che l’arte può esistere ovunque, anche nei luoghi più inaspettati.
Insomma, un’esperienza imperdibile anche per chi, come me, ha una passione per i bagni stravaganti in giro per il mondo!
Come visitare l’Hundertwasserhaus e la Hundertwasser Village
Se vi ho incuriositi e volete vedere tutto con i vostri occhi, ecco qualche info pratica:
- Dove si trova? Kegelgasse 34-38, Vienna.
- Come arrivarci? Prendete il tram 1 o la metro U3 fino alla fermata Rochusgasse, poi una passeggiata di 10 minuti.
- Costo d’ingresso? La casa si può ammirare solo dall’esterno, ma la Hundertwasser Village e i famosi bagni sono visitabili gratuitamente!
- Quando andare? Evitate le ore di punta per godervi il posto con più calma (e magari fare qualche foto senza orde di turisti).
L’eredità artistica e filosofica di Hundertwasser
Oltre all’Hundertwasserhaus, l’artista ha lasciato il segno in numerose altre città del mondo. Alcuni esempi delle sue opere più spettacolari includono:
- La termalbad di Bad Blumau: un complesso termale in Austria che sembra un paese delle meraviglie.
- Il KunstHausWien: un museo a Vienna interamente dedicato alle sue opere.
- La Torre Maishima a Osaka, in Giappone: un impianto di trattamento rifiuti che sembra un’opera d’arte.
- La stazione ferroviaria di Uelzen in Germania: una delle stazioni più particolari d’Europa, con forme irregolari e colori vivaci.
- La Green Citadel a Magdeburgo, Germania: un edificio residenziale e commerciale che sembra una città incantata.
Le sue idee sull’ecologia, la sostenibilità e la fusione tra arte e natura continuano a ispirare architetti e designer di tutto il mondo.
Altre curiosità su Hundertwasser e le sue opere
- Il suo vero nome era Friedrich Stowasser, ma decise di cambiarlo in Friedensreich Hundertwasser, che significa “Regno della Pace, Cento Acque”. Un nome che riflette alla perfezione la sua visione artistica e filosofica.
- Odiava la simmetria: in tutta la sua carriera si è battuto contro l’idea di edifici rigidi e squadrati, definendoli “disumani”.
- Era un ambientalista ante litteram: negli anni ‘50 e ‘60 già parlava di bioarchitettura e dell’importanza di integrare il verde negli spazi urbani. Molte delle sue idee sono oggi alla base dell’architettura sostenibile.
- Si è rifiutato di usare la tecnologia moderna: nonostante il successo, ha sempre preferito dipingere e progettare a mano, senza l’uso di computer o strumenti digitali.
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Progettò una quarantina di edifici riconoscibili per stile e colori tra Austria, Germania, Giappone, Svizzera, Israele, Stati Uniti e Nuova Zelanda (i Bagni pubblici di Kawakawa, 1999, foto che segue).
Conclusione: perché visitare l’Hundertwasserhaus?
L’Hundertwasserhaus non è solo un edificio: è un’esperienza. Un tuffo in un mondo di colori, arte e filosofia, che vi farà guardare l’architettura con occhi nuovi. Che siate appassionati di design o semplicemente curiosi, questo posto vale assolutamente una visita.
E se siete come me e amate le chicche insolite, non dimenticate di fare un salto nei bagni più strani di Vienna. Perché alla fine, anche il viaggio più culturale ha bisogno di una pausa… originale! 😆
Hundertwasser: citazioni
Concludo con altre frasi celebri che ben dimostrano cosa fosse per Hundertwasser l’architettura.
“Un pavimento irregolare” – Hundertwasser
Il pavimento piatto è un invenzione degli architetti, il suo taglio a macchina non appartiene all’animo e all’esistenza umana.
Se l’uomo moderno è costretto a camminare su un asfalto piatto e un pavimento rigido, come è previsto debba fare negli uffici di moderna concezione, si allontana dal contatto ancestrale con il suo cuore e la sua natura e così facendo muore. Questa è una conseguenza catastrofica per l’anima e l’equilibrio,il benessere e la salute dell’uomo.
Un pavimento ineguale e irregolare è la riscoperta dell’equilibrio mentale, della dignità dell’uomo che è stata violentata dall’ostile e innaturale sistema reticolato urbano.
Un pavimento ineguale e irregolare diventa una sinfonia, una melodia per i piedi e può ridare all’uomo vibrazioni naturali.
L’Architettura deve elevare e non sottomettere l’uomo.
E’ buono camminare su un pavimento irregolare e ritrovare il nostro equilibrio umano.
Fonte: architetturaeviaggi.it
3 risposte
E per la prossima volta ti raccomando questo posto a Bad Blumau http://www.casaetrend.it/articles/architettura/2022/bad-blumau-le-colorate-sinuosit-delle-terme-di-hundertwasser/ 😉
Grande! Inserisco nel post 😉
good design …very nice… =)))))